[22/04/2013] News toscana

Riperimetrazione Sin, si punta alla sburocratizzazione. Ma per le bonifiche servono risorse

Massa Carrara, Livorno e Piombino diventeranno in parte Siti di interesse regionale

La Regione Toscana prova a premere sull'acceleratore riguardo all'annoso problema delle bonifiche. La Toscana (prima Regione a statuto ordinario a farlo in Italia), ha richiesto infatti al ministero dell'Ambiente di riperimetrare i suoi principali Sin - Siti d'interesse nazionale, ovvero quelli di Massa Carrara, Livorno e Piombino, che occupano una superficie totale di circa 85 chilometri quadri: 53 di mare e 33 di terra. Rimangono dunque fuori dal campo d'azione le altre due aree, Orbetello e le Strillaie, con quest'ultima però già derubricata.

Obiettivo centrale della richiesta - comunicano dalla Regione - è ridurre il perimetro dei Sin mantenendo di competenza statale solo ed esclusivamente le bonifiche che non possono costituire oggetto di revisione del perimetro, ovvero le aree dove ci sono raffinerie, impianti chimici integrati, acciaierie, ecc e le attività per le quali è richiesta l'Aia nazionale. Tutto il resto passerà dalla competenza statale a quella regionale. Diventerà cioè un Sir - Sito di interesse regionale, con l'obiettivo di rendere le attività di bonifica più rapide e burocraticamente snelle.

«Abbiamo portato a termine un lavoro complesso ma efficace - l'assessore regionale all'Ambiente Anna Rita Bramerini (nella foto) - fatto in stretta connessione con gli enti locali, le Autorità Portuali, Arpat e l'Avvocatura regionale. Tutta la partita sarà inoltrata adesso al ministero dell'Ambiente, con il quale siamo in contatto, che convocherà una Conferenza dei servizi per verificare la congruità della riperimetrazione. Mi preme sottolineare che siamo di fronte ad una operazione di forte impatto in termini di semplificazione amministrativa, nonché di sussidiarietà per porzioni di territorio di estremo interesse per le attività di carattere industriale ed economiche che vi insistono. Da troppo tempo su queste aree sono bloccati investimenti che invece sarebbero preziosi per la zona e per la Toscana tutta. A questo proposito sia io che Simoncini avvieremo una serie di incontri con le associazioni delle categorie economiche di quelle realtà per illustrare la portata innovativa dell'operazione».

Economicamente, la Regione intende inoltre dare impulso ad un'attività di progettazione unitaria della bonifica della falda dei nuovi Sir di Massa Carrara e di Livorno. L'obiettivo è già stato illustrato al ministero per l'Ambiente sia per Livorno: che per Massa Carrara: rispettivamente, le cifre a disposizione sembrano essere 1,7 ­milioni di euro e 3 milioni di euro.

La carta della semplificazione burocratica, scelta dalla Regione, potrebbe rappresentare un importante passo avanti, peraltro già annunciato in passato dalla stessa Bramerini, che ha tenuto dritta la linea. Ovviamente, questo non può essere un passaggio conclusivo. Occorrerà vigilare perché nell'affrettarsi della semplificazione non si trascuri in pezzi di territorio l'attività di bonifica che è necessario portare avanti con accuratezza. Soprattutto, dovremo poi fare i conti con questioni di mera pecunia: pur cambiando la competenza, per le bonifiche sono necessarie risorse finanziarie. Se l'economia non riparte, la tentazione delle imprese rimarrà dunque quella di migrare altrove, lasciando il territorio da bonificare al proprio destino. 

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