
Piombino, oltre ai ritardi sul piano industriale Aferpi ci sono quelli sulle bonifiche

«Sono previsti 500 milioni di investimenti per forno elettrico, il nuovo treno rotaie e revamping dei treni di laminazione. Da parte di Aferpi l'impegno a versare 25 milioni per il circolante. Mercoledì tuttavia sarà l'occasione per valutare tutti insieme - istituzioni e sindacati - il piano presentato da Cevital in merito al progetto Piombino». Si affida a Facebook il sindaco Massimo Giuliani per sintetizzare il «piano industriale e finanziario» presentato ieri dai vertici aziendali – il patron Rebrab e l’ad Benikene – al ministero dello Sviluppo economico, dove oltre a Giuliani erano presenti il ministro Calenda, il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo, Paolo Tedeschi per la Regione Toscana.
Nel pomeriggio di domani saranno resi partecipi delle novità anche i sindacati, con «l'impegno comune – continua Giuliani – a ricercare partner industriali o finanziari che facilitino l'investimento nella siderurgia, settore strategico per un Paese che ancora voglia definirsi potenza industriale».
Nel frattempo, l’unica vera novità pubblicamente emersa dall’incontro di ieri è rimarcata dal sottosegretario Velo (anche in questo caso sui social): «La novità è che si tratta di piano industriale e finanziario», ovvero un documento che dovrebbe indicare finalmente anche dove saranno reperite le risorse economiche per far fronte agli investimenti che Piombino aspetta dal 2014. «Lo aspettavamo dal 4 agosto», chiosa Velo.
Ma i ritardi per la rinascita industriale di Piombino non sono solo da parte privata. «Tutti sanno che le bonifiche sono propedeutiche a ogni serio intervento – rimarca al proposito il consigliere regionale Cinquestelle Giacomo Giannarelli, commentando il vertice al Mise insieme ai deputati M5S Luigi Di Maio e Davide Crippa – appena entrati in Consiglio regionale abbiamo chiesto cosa stessero facendo Regione Toscana e Governo sulla questione e l’ultima risposta, arrivata il 9 marzo scorso, ci dice che i 50 milioni sbandierati sono un esercizio di futurologia. Il Cipe avrebbe assegnato questi soldi alla Regione per le bonifiche, ma finora neanche un euro è stato utilizzato. Nel frattempo i milioni sono già diventati 47, perché il Governo ne ha distratti tre per una giustificazione in puro politichese: l’adesione al programma CIPE ‘Azioni di Sistema’. E secondo la convenzione sulle bonifiche tra Regione e Invitalia, gli interventi non finiranno prima del 2021. Il ministero dello Sviluppo economico - chiudono i portavoce M5S - non può più tergiversare e deve accelerare ogni intervento di messa in sicurezza e bonifica a Piombino».
L. A.
