Sorpresa: il piccolo e bel fiorellino bianco è una pianta carnivora

In Canada, la prima nuova pianta carnivora identificata dai botanici in 20 anni. Vive lungo tutta la costa dell’America nord-occidentale

[17 Agosto 2021]

A un insetto, il delicato gambo e i graziosi fiori bianchi della Triantha occidentalis possono sembrare il posto perfetto per posarsi – e lo pensavano finora anche i botanici – ma alla fine questo delicato fiorellino si è rivelato una trappola di peli appiccicosi che succhia i nutrienti dal cadavere degli insetti che uccide.

Infatti, lo studio “A new carnivorous plant lineage (Triantha) with a unique sticky-inflorescence trap”, pubblicato su PNAS da un team dell’università della British Columbia – Vancouver (UBC) e dell’università del Wisconsin–Madison, illustra una nuova scoperta: questa specie di falso asfodelo  «E’ la prima nuova pianta carnivora identificata dai botanici in 20 anni. E’ notevole per il modo insolito in cui intrappola la preda con peli appiccicosi sul suo stelo fiorito».

Uno degli autori dello studio, il botanico dell’UBC Sean Graham, ricorda che «Le piante carnivore hanno affascinato le persone fin dall’era vittoriana perché capovolgono il solito ordine delle cose: questa è una pianta che mangia gli animali. Siamo entusiasti di averne identificata una che cresce proprio qui nel nostro cortile di casa sulla costa occidentale».

La pianta cresce in aree povere di nutrienti, paludose ma luminose sulla costa occidentale del Nord America che va dalla California all’Alaska. Per lo studio, i ricercatori hanno studiato esemplari che crescono a Cypress Mountain a North Vancouver, nella British Columbia.

Il principale autore dello studio, Qianshi Lin, che al momento dello studio faceva un dottorato di botanica all’UBC, sottolinea « Quel che è particolarmente unico in questa pianta carnivora è che intrappola gli insetti vicino ai suoi fiori impollinati dagli insetti. A prima vista, questo sembra un conflitto tra un carnivoro e la sua impollinazione, perché non vuoi uccidere gli insetti che ti aiutano a riprodurti».

Un altro autore dello studio, Tomas Givnish , professore nel dipartimento di botanica all’università del Wisconsin – Madison, aggiunge: «Crediamo che Triantha sia in grado di bilanciare il comportamento carnivoro con l’impollinazione perché i suoi peli ghiandolari non sono molto appiccicosi e possono solo intrappolare moscerini e altri piccoli insetti, in modo che le api e le farfalle molto più grandi e forti che fungono da impollinatori non vengano catturate».

La ricerca si basa sul lavoro precedente svolto dal laboratorio di Graham, che ha scoperto che Triantha mancava di un particolare gene che spesso manca in altre piante carnivore. Per cercare di capire se la pianta fosse davvero incline a mangiare insetti, Lin ha attaccato dei moscerini della frutta etichettati con isotopi di azoto-15 al suo stelo fiorito. L’etichetta ha agito come un dispositivo di tracciamento, consentendo a Lin di tracciare i cambiamenti nell’assorbimento di azoto da parte della pianta. Quindi. Il ricercatore ha confrontato i risultati con quelli di esperimenti simili su altre specie che crescono nella stessa area, tra cui una drosera, una nota pianta carnivora, e diverse piante non carnivore.

All’UBC dicono che «L’analisi isotopica ha mostrato un significativo assorbimento di azoto da parte di Triantha, che ha ottenuto più della metà del suo azoto dalle prede, paragonabile alle drosere nello stesso habitat e ad altre piante carnivore altrove».

Lo studio ha anche scoperto che «I peli appiccicosi sul gambo del fiore di Triantha producono fosfatasi, un enzima digestivo utilizzato da molte piante carnivore per ottenere fosforo dalle prede».

I ricercatori concludono: «La vicinanza delle Triantha ai principali centri urbani del Canada occidentale e alla costa del Pacifico negli Stati Uniti suggerisce che altre piante carnivore – e molte altre sorprese ecologiche – restano da scoprire, anche in ecosistemi ben studiati. Ma se siete tentati di ricreare il film La piccola bottega degli orrori, o di portarvi a casa una Triantha per sconfiggere i fastidiosi moscerini della frutta estivi, la pianta non se la cava bene al di fuori del suo ambiente naturale e vi consigliamo di ammirare le sue stranezze da una certa distanza».