Allerta rossa in Sicilia e Calabria: «È la furia del cambiamento climatico»
Da inizio anno ai primi di ottobre 113 eventi estremi, 99 Comuni colpiti
[25 Ottobre 2021]
L’ondata di maltempo e dell’uragano mediterraneo che in queste ore sta colpendo diverse regioni ha riversato in poche ore piogge record.da 140 millilitri nel sud della Sicilia e in Calabria. Facciamo Eco sottolinea che «La situazione più grave è nel catanese dove le strade sono state trasformate in torrenti trascinando macchine e fango. Fortunatamente, sia la protezione civile che i vigili del fuoco non riportano vittime. La cellula temporalesca dopo essersi già abbattuta sull’isola di Pantelleria sta scaricando una grande quantità di pioggia a Catania, provocando frane e allagamenti, ma senza alcun ferito. Numerose le scuole tra Catania, Siracusa, Messina ed Enna che oggi sono state costrette a rimanere chiuse».
Secondo la forza politica ecologista «E’ la furia del cambiamento climatico che imperversa. Per quanto possiamo continuare a voler minimizzare le sue conseguenze, la violenza dei fenomeni atmosferici ci riporta alla verità dei fatti: se non agiremo, se non faremo nulla per arrestare l’emergenza climatica, le conseguenze a cui andremo incontro saranno sempre più fuori dalla nostra portata».
Anche per Stafano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, «Il maltempo che in queste ore si è battuto sul Sud Italia, in particolare su Sicilia e Calabria, ci ricorda l’estrema urgenza di intervenire al più presto per contrastare la crisi climatica. Non sono ammessi più ritardi, l’Italia approvi subito un piano nazionale di adattamento al clima, come già hanno fatto gli altri paesi europei, e rafforzi il ruolo delle Autorità di distretto e il controllo sull’efficacia e la qualità dei progetti per una concreta opera di prevenzione del rischio idrogeologico e con risorse adeguate per la progettazione e realizzazione degli interventi, spendendo bene i soldi del Recovery Fund. A pochi giorni dal G20 di Roma e dalla COP26 di Glasgow, la Penisola dimostri con i fatti il suo impegno per contrastare la crisi climatica e accelerare la transizione energetica. Servono scelte chiari e radicali dandosi delle priorità a partire dalle aree più a rischio. Ad oggi continuiamo a rincorrere le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione ed, inoltre, l’assenza di priorità e di una strategia di lungo corso riguarda anche il PNRR dove troviamo semplicemente un elenco di opere e di interventi. La crisi climatica va affrontata con consapevolezza, concretezza e condivisione».
Il Cigno Verde ricorda che «In Italia sono ormai sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi. A parlar chiaro sono i dati raccolti e aggiornati dall’Osservatorio nazionale Città e Clima di Legambiente: dall’inizio del 2021 ai primi di ottobre nella Penisola si sono registrati 113 eventi estremi tra allagamenti dovuti a piogge intense, trombe d’aria, esondazioni fluviali e siccità che hanno provocato danni in 99 Comuni. Da segnalare inoltre 5 esondazioni fluviali e 60 casi di allagamenti».