La geotermia, un’energia tra storia, arte e futuro: innovazione e sostenibilità per lo sviluppo della risorsa
[18 Novembre 2022]
La geotermia è una risorsa a 360°, sia per la sua capacità di essere un’energia rinnovabile che produce h24 sia per la sua poliedricità in termini di radici storiche, sostenibilità ambientale, venature artistiche e sfumature naturalistiche. Un vero e proprio spettacolo della natura che, partendo dal magma, segue il #viaggiovapore dal cuore della terra alla superficie, passando per i pozzi e le centrali geotermiche, i teleriscaldamenti, le manifestazioni naturali, le produzioni alimentari d’eccellenza, i poli museali e le espressioni artistiche di cui la geotermia è fonte ed ispirazione.
È con questo spirito che recentemente, grazie alla collaborazione tra le strutture di Comunicazione, Enel Green Power Geotermia e Servizi di Enel Italia, è stato possibile valorizzare l’antico sapere dell’energia nelle sale del Museo della Geotermia: dalla sede Enel di Firenze in via di ristrutturazione, infatti, sono arrivati al Museo di Larderello alcuni arredi storici tra cui un armadio di proprietà Enel che a suo tempo si trovava nel Palazzo Maurogordato di Livorno, oggi ex sede aziendale, contenente importanti volumi sulla geotermia e sull’energia, compresa l’enciclopedia completa “Storia dell’industria elettrica in Italia” (Editori La Terza). I nuovi arredi e libri sono andati ad arricchire il primo piano del Museo della Geotermia, costituito da una nuova ala che ricostruisce l’antica abitazione del Conte De Larderel con 12 sale – al momento riservate a visite gestite direttamente da Enel Green Power Italia – che accolgono la biblioteca storica, le origini di Larderello, il suo sviluppo dalla chimica all’attività elettrica, l’archivio storico fotografico e cinematografico.
Un sapere, quello geotermico, che ispira artisti e fotografi: tra le tante iniziative, recentemente la pittrice Silvia Serafini, nata a Larderello e residente a Firenze, ha donato al Comitato Pro Campanile di Larderello un dipinto molto bello raffigurante la Chiesa del Villaggio di Larderello progettato da Giovanni Michelucci, come iniziativa a favore della raccolta fondi per il restauro delle campane della Chiesa stessa. Silvia Serafini, classe 1966, pittrice contemporanea e di quadri in stile antico, ha una formazione accademica, in particolare dallo studio delle tecniche antiche, del disegno del vero, della maniera di prepararsi i colori e le tele, e, unendo lo studio al talento, ha fatto della pittura il suo mestiere: “sono profondamente legata a Larderello – ha dichiarato Silvia – perché è il luogo in cui sono nata e ho trascorso i primi della mia vita, ma soprattutto è una terra densa di calore naturale ed umano, fonte di ispirazione per chi come me vive di arte. Questo primo dipinto è soltanto l’inizio di un progetto che mi piacerebbe dedicare al cuore caldo della Toscana”.
Saperi antichi e moderni che continuano ad incontrarsi nell’innovazione dell’energia geotermica: è con questo spirito che, nel contesto di un’escursione geologico scientifica supportata dal CNR di Firenze e curata dai ricercatori Domenico Montanari e Giovanni Ruggieri, un team di Exploro – società norvegese basata a Trondheim di servizi per le geoscienze che in quest’ultimo periodo si sta interessando alla geotermia e alle sue potenziali applicazioni nei paesi nordici – ha visitato la geotermia toscana.
Il gruppo, accompagnato da Geoffrey Giudetti del Centro di Eccellenza Geotermica Enel Green Power e da Giorgio Simoni del Supporto Tecnico Geotermia Enel Green Power, ha dedicato una giornata alle terre geotermiche di Toscana ed ha potuto approfondire la storia di questa risorsa rinnovabile con una visita al Museo della Geotermia di Larderello e alle manifestazioni naturali nelle aree di Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo che tra vapori, fumarole, geyser e putizze raccontano la geotermia in tutti i suoi aspetti di sostenibilità. Insieme all’innovazione continua dell’attività industriale, la geotermia consente di generare ricadute positive per i territori attraverso i cosiddetti usi plurimi della risorsa, a partire dall’utilizzo del calore per teleriscaldamenti residenziali, aziendali e artigianali fino alla cultura, all’arte, alla storia e al turismo sostenibile. I partecipanti hanno espresso soddisfazione per questa visita che ha consentito di soffermarsi su tutti gli aspetti tecnici e ambientali della geotermia, con particolare riferimento all’innovazione e alla sostenibilità della produzione di energia elettrica grazie al vapore contenuto nel cuore della terra.
In questo periodo di inizio autunno altri gruppi e persone, in rappresentanza di istituzioni, enti accademici, soggetti tecnici e scientifici si sono recati in visita alla geotermia toscana, che costituisce sempre più un punto di riferimento come elemento di potenziale sviluppo sostenibile in tempo di crisi energetica e transizione ecologica e che anche oggi a Lucca è intervenuta con i propri rappresentanti Giampaolo Vecchieschi e Geoffrey Giudetti al webinar Laboratorio del costruire sostenibile – nell’appuntamento sulle fonti energetiche rinnovabili dei territori toscani –, il percorso di formazione promosso da Lucense, Istituto Nazionale di BioArchitettura, Ente scuola edile CPT Lucca e Celsius, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I circa 6 miliardi di KWh prodotti annualmente in Toscana, oltre a soddisfare più del 33% del fabbisogno elettrico regionale, forniscono calore utile a riscaldare oltre 13mila utenti, quasi 30 ettari di serre e aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’artigianato.