Oggi la conferenza stampa di inizio anno per l’Adsp Mar Tirreno settentrionale
Dal cold ironing alla cura del ferro, la Port Authority di Livorno investe in sostenibilità
Guerrieri: «Nonostante pandemia, guerra in Ucraina e caro energia siamo riusciti a mettere in campo in nostri progetti sviluppando ulteriormente la competitività dei nostri porti»
[18 Gennaio 2023]
Nell’anno appena iniziato l’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale – che oltre al porto di Livorno abbraccia gli scali di Piombino, Portoferraio, Rio Marina, Cavo e Capraia – ha in programma investimenti in opere pubbliche per 243 mln di euro e un’agenda dei lavori fittissima, che è stata illustrata oggi dal presidente Luciano Guerrieri nella conferenza stampa di inizio anno.
«Questi ultimi due anni – ricorda Guerrieri – sono stati fortemente condizionati dalla pandemia, dalle ripercussioni della guerra in Ucraina e dal caro energia. Nonostante tutto, siamo riusciti a mettere in campo i nostri progetti, sviluppando ulteriormente la competitività dei nostri porti e cercando di renderli più resilienti agli shock sistemici».
Il 2023 in particolare si preannuncia come un anno molto impegnativo per la Port Authority. La nuova geografia delle banchine livornesi, la prosecuzione delle attività di progettazione, lo sviluppo del coldironing e del piano del ferro, sono alcune delle partite su cui l’Adsp dovrà continuare a lavorare nell’anno appena iniziato. Con un tema in più da affrontare: l’andamento di materie prime ed energia, coi costi per la realizzazione delle opere marittimo-portuali che sono mediamente aumentati del 40%.
Anche in questo contesto, gli investimenti in sostenibilità ambientale restano una priorità per Guerrieri. Complessivamente sono stati ammessi al finanziamento dei fondi Pnrr da parte del ministero della Transizione ecologica – oggi ministero dell’Ambiente – 14 progetti per l’abbattimento complessivo di 4.600 tonnellate di CO2eq e l’installazione di impianti da circa 3 MW per produrre energia elettrica.
Interventi del valore di 33 milioni di euro, cui si sommeranno quelli relativi alla elettrificazione delle banchine – il cosiddetto cold ironing – cui il ministero delle Infrastrutture ha riservato uno stanziamento di oltre 77 milioni di euro. Per il solo porto di Livorno è prevista la realizzazione di due impianti, uno dedicato al traffico misto crociere e Ro/Ro, uno a quello delle navi portacontainer, per un appalto complessivo di 45,5 milioni di euro.
Si prevede, in sostanza, la realizzazione di una sottostazione all’interno dell’area Enel ex-centrale Marzocco e di due cabine di trasformazione a servizio rispettivamente dei traghetti e delle crociere, la prima da ubicare all’interno dell’attuale silos e la seconda cabina da posizionare nell’area terminal crociere in prossimità della Calata alto fondale.
Per la parte di impianti a servizio delle navi portacontainer è previsto il posizionamento di una cabina in prossimità del tratto terminale della Fi-Pi-Li.
Per Piombino, cui sono destinati 16 milioni di euro, viene ipotizzata la realizzazione di un impianto destinato al traffico misto RoRo-Pax e crociere.
L’intervento prevede la realizzazione della cabina di trasformazione in prossimità della Banchina dente nord capitaneria; la restante parte degli impianti trattandosi, di cavidotti e cavi sarà interrata e non visibile.
Infine, Portoferraio: per lo scalo elbano verrà realizzata una cabina di trasformazione alle spalle del porto a distanza ravvicinata dalle banchine.
Altrettanto importante la cura del ferro, ovvero la logistica ferroviaria: assieme al collegamento per direttissima (il famoso scavalco) tra il porto di Livorno e l’interporto Vespucci, e al progetto raccordo da poco finanziato nell’ambito del contratto di programma Rfi 2022-2026, il potenziamento dei binari al servizio dei terminal portuali rappresenta una priorità per l’ente portuale.
L’Adsp ha già predisposto un Piano del ferro, che vede tra le altre cose la realizzazione di nuovi binari sulla sponda est della Darsena Toscana e il potenziamento dei binari di Porto nuovo.
A Piombino, invece, il piano prevede la progettazione del sistema dei binari che poi arriveranno su tutte le banchine, soprattutto nella parte a servizio della nuova Darsena Est.
Sempre a proposito di Piombino, l’Adsp ricorda che nel pacchetto di compensazioni che fanno parte del memorandum allegato all’autorizzazione per la collocazione del rigassificatore sulla banchina est della darsena nord sono stati chiesti 50 milioni di euro, per la messa in sicurezza e la bonifica di un pezzo di porto.
Infine, ancora una volta in un’ottica di sviluppo sostenibile, l’Adsp ha presentato un pacchetto di interventi dedicati allo sviluppo della logistica agroalimentare nel porto di Livorno. Lo scorso novembre, l’Ente ha infatti partecipato a un bando del ministero dell’Agricoltura con due progetti, Agro-Li e Cold chain Livorno, ammissibili al finanziamento e per i quali l’Adsp è in attesa del decreto di assegnazione definitiva delle risorse (anche in questo caso a valere su fondi del Pnrr).
Agro-Li, con un budget di 14,5 milioni di euro di cui 10 milioni finanziabili dal Pnrr, prevede una serie d’interventi tra i quali l’ammodernamento delle banchine n.34 (Grandi molini italiani) e n.35 (Terminal reefer); l’ammodernamento del fascio ferroviario di Porto nuovo; l’ammodernamento ed estensione della rete telematica portuale (Rtp) e lo sviluppo di corridoi stradali e ferroviari per il decongestionamento delle aree portuali; l’estensione di ulteriori 10 Km (rispetto ai 12 attuali) per la fibra ottica portuale.
Il secondo progetto, Cold chain Livorno, programma invece interventi dedicati alla filiera ittica e del freddo nel porto di Livorno e nell’interporto di Guasticce: il programma di investimenti totalizza 14 milioni di euro (di cui 10 su fondi Pnrr) e propone la realizzazione di due nuove strutture dedicate alla rivendita e allo stoccaggio del pescato, in Darsena Vecchia. Si tratta di 5.000 mq, con magazzini frigo, isole ecologiche e soprattutto con strutture a emissioni zero, quindi totalmente sostenibili, che sostituiranno quelle attuali e riqualificheranno gli spazi in un’area di pregio della città; anche il settore ne beneficerà in termini di minori costi di esercizio.