Le Regioni chiedono contributi statali anche per i parchi regionali
La Conferenza delle Regioni al governo: rivalutare il sistema di finanziamento
[15 Marzo 2024]
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine che chiede al governo ,Meloni i rivalutare il sistema di finanziamento dei parchi naturali, prevedendo contributi statali anche per i parchi regionali. La richiesta riguarda in particolare i contributi di funzionamento che finora provengono solo da fondi regionali.
In una nota la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome spiega che «Nel corso degli ultimi anni si è registrato, infatti, un continuo aumento dei costi di gestione, che pesano sempre più sui bilanci regionali e degli enti locali. I contributi statali aggiuntivi pertanto serviranno a garantire il buon funzionamento dei parchi regionali, finora finanziati solo con fondi regionali. Inoltre va anche considerata la necessità di sostenere, in modo programmato ed efficace, tutte le attività economiche e sociali inerenti le aree protette regionali. Gli aumenti dei costi di gestione registrati negli ultimi anni rendono infatti questa esigenza sempre più importante, visto che i contributi di funzionamento gravano sui bilanci regionali e degli enti locali e considerata la necessità di ottenere un sostegno efficace e duraturo alle attività economiche e sociali delle aree protette regionali.
Ecco il testo dell’ordine del giorno approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome:
Richiesta al Governo e al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) di inserire nel Programma di finanziamento nazionale (Legge Quadro sulle Aree Protette N. 394/91) anche il sistema dei Parchi Regionali
Punto 5bis) Odg Conferenza Regioni
Le Regioni e le Province Autonome ricordano che, nell’attuale fase emergenziale, che vede il Governo impegnato per la ripresa delle attività economiche, tra i settori strategici che necessitano di un importante sostegno, occorre prestare la massima considerazione alla filiera del turismo sostenibile, che lega gli interessi collettivi delle comunità con la tutela, la fruizione e la valorizzazione delle Aree naturali protette.
Nell’ottica di ottenere un sostegno efficace e duraturo alle attività economiche e sociali delle aree protette regionali, la richiesta delle Regioni e delle Province Autonome è quella di inserire nel programma di finanziamento nazionale anche il sistema dei parchi regionali al momento finanziati solo da fondi regionali.
Gli aumenti dei costi di gestione registrati negli ultimi anni rendono questa esigenza sempre più importante, considerato che i contributi di funzionamento gravano sui bilanci regionali e degli enti locali.
Si evidenzia come anche i parchi regionali, analogamente ai parchi nazionali, sia laddove coincidano, in tutto o in parte, con siti della Rete Natura 2000, sia dove non vi sia alcuna sovrapposizione, costituiscano vaste aree sottoposte a tutela delle valenze naturali, degli ecosistemi, delle specie vegetali e animali che li caratterizzano, che contribuiscono alle finalità della rete ecologica e alla conservazione della biodiversità. Inoltre svolgono un ruolo importante nella valorizzazione ambientale del territorio, nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e non da ultimo, sarà importante il loro contributo nel perseguimento degli obiettivi delle strategie europea e nazionale per la biodiversità al 2030 (SEB2030 e SNB2030).
Rileva, a tal fine, come dai dati ufficiali EUAP risulti un numero molto elevato di parchi regionali istituiti nel territorio nazionale e, considerata la loro estensione, si evince una superficie di aree protette equiparabile a quella dei Parchi Nazionali.
In relazione agli impegni connessi alle SEB2030 e SNB2030, e in particolare agli impegni nel perseguimento di obiettivi di conservazione di habitat e specie, intesi sia come obiettivi di miglioramento che di mantenimento, lo sforzo di analisi, studio, programmazione, pianificazione connessi a tali obiettivi non possono essere affrontati se non verranno stanziate risorse aggiuntive rispetto a quelle già messe a disposizione dalle Regioni.
Pertanto, al fine di favorire la fruizione e la tutela delle aree protette, le Regioni e le Province Autonome intendono portare all’attenzione del Governo e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica la proposta, condivisa a livello nazionale anche da Federparchi, di inserire nel programma di finanziamento nazionale (Legge quadro sulle aree protette n. 394/91) anche il sistema dei parchi regionale.
A tal fine si rende necessario proporre di valutare la fattibilità dell’utilizzo dell’avanzo di gestione in capo ai Parchi Nazionali al fine di ripartirlo in quote percentuali a favore dei Parchi Regionali, auspicando che, in seguito, possa essere riconosciuto un contributo stabile e duraturo da definire secondo criteri condivisi.
Tutto ciò premesso, per quanto sopra detto, le Regioni e le Province autonome chiedono al Governo e al Ministero Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di prendere in considerazione la proposta e di destinare fondi specifici affinché gli enti dei parchi regionali gestori possano mettere in atto le misure previste per conseguire gli sfidanti obiettivi fissati dall’Unione Europea per la conservazione di habitat e specie.