Balneabilità in Toscana: dati ottimi, ma ancora qualche problema

[18 Giugno 2013]

La qualità delle acque di balneazione della Toscana nel 2012 si è aggiudicata il voto “eccellente”. Lo studio sul controllo delle acque di balneazione elaborato da Arpat  ha quindi conferma l’ottimo livello del  2011: «Oltre il 91% delle aree (242) ed oltre il 96% dei km di costa controllati si colloca nella classe “top”».

Ci sono stati due casi di scarsa qualità per un tratto di costa di circa 600 metri: la “Foce fosso dell’Abate”, al confine tra Camaiore e Viareggio (Lu) e  il “Canaletto” a Piombino (Li) in zona Salivoli, ma si tratta di due arre note per presentare da tempo fattori di criticità.

La Regione in una nota sottolinea che «Rispetto al 2011 la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, dato che i casi di miglioramento sono compensati da altrettanti peggioramenti, con un numero di aree in classe buona o eccellente quasi uguale (258 nel 2011 e 256 nel 2012)».

Secondo l’assessore regionale all’ambiente e all’energia, Anna Rita Bramerini, «Siamo di fronte a un buon risultato che pur confortandoci ci mostra che il livello di controllo delle nostre acque deve rimanere alto, perché la balneabilità è fondamentale per verificare lo stato di salute del nostro mare ed è strategica per il nostro turismo. Quanto avvenuto sulla costa apuo-versiliese la scorsa settimana ci ha mostrato quanto sia importante che i dati che raccogliamo sistematicamente siano anche resi disponibili in modo tempestivo e trasparente, aggiornato e semplice. Soprattutto che le elaborazioni e le interpretazioni che vengono fornite siano in grado di chiarirne uso e significato anche ai non addetti ai lavori».

Dal 2012 la  Regione sta seguendo con particolare attenzione i Comuni della Versilia,  già allora interessati da divieti di balneazione, «Per monitorare lo stato di attuazione degli interventi strutturali la cui realizzazione è importante per risolvere i disagi riscontrati anche quest’anno. Agli inizi di giugno, in una riunione con il gestore idrico Gaia, Arpat, AIT e i Comuni di Viareggio, Forte dei Marmi, Camaiore e Pietrasanta, si è verificato lo stato di attuazione degli interventi e delle azioni concordate proprio per  ridurre i problemi della balneazione».

I Comuni di Camaiore, Viareggio e Pietrasanta stanno elaborando  un piano comune di azione per contrastare l’inquinamento  che sarà sottoposto alla Regione per valutare insieme gli eventuali interventi strutturali. La Regione evidenzia che «Al momento comunque i Comuni di Viareggio e Camaiore stanno lavorando all’incanalamento delle acque di prima pioggia provenienti dalle fognature bianche verso gli impianti di depurazione gestiti da Gaia. Il Comune di Camaiore, d’intesa con il Comune di Viareggio, ha intrapreso la progettazione delle tubazioni di spandimenti a mare delle acque del fosso dell’Abate, prevedendo l’allungamento verso il largo; ha in corso le verifiche in loco per individuare gli scarichi di acque reflue urbane sulla rete bianca. Per quanto riguarda la foce Fiumetto e fosso Motrone, i Comuni di Pietrasanta e Forte dei Marmi, col monitoraggio delle acque dei canali, stanno controllando gli sversamenti a mare per individuare eventuali ulteriori scarichi diretti contaminanti; Forte dei Marmi ha concluso gli interventi sulla fognatura in Via Colombo – Roma Imperiale; per la sistemazione di buona parte della rete fognaria di Pietrasanta, Ait e Comuni stanno programmando fondi residuali per finanziare l’opera. Inoltre,  Forte dei Marmi porterà avanti  gli accertamenti e il  sanzionamento  avviati per gli allacci abusivi».

Il direttore di Arpat, Giovanni Barca, aggiunge che «Sulle condizioni dei fossi della Versilia  e sull’impatto che questi provocano nelle acque di balneazione è stata svolta un’indagine approfondita con il coinvolgimento dei Comuni. Lo studio ha evidenziato come la contaminazione dipenda, in massima parte, da scarichi abusivi o da impianti di trattamento carenti, soprattutto in concomitanza di piogge intense. Ciò detto, Arpat mantiene costantemente sotto un attento controllo la qualità delle acque di balneazione, fornendo indicazioni sulla potenziale presenza di microrganismi patogeni e, quindi, sul rischio per la salute dei bagnanti, al tempo stesso suggerisce anche possibili soluzioni dei problemi».

Sul sito di Arpat (www.arpat.toscana.it) in un’apposita sezione sono disponibili i risultati dei controlli sulle acque di balneazione durante tutta la stagione estiva.