Puliamo il Mondo 2014, il bilancio: 600.000 persone, 1.700 comuni e 4.000 località
Rilanciare raccolta differenziata e riciclo, combattere lo spreco alimentare
[28 Settembre 2014]
Liberare le strade, le piazze e le aree verdi che compongono le nostre città dai rifiuti e dall’incuria. Farlo tutti insieme per raggiungere sempre più persone e rendere più belle le città e la natura d’Italia. Sono stati oltre 600mila i volontari, di cui 300mila solo studenti, che hanno partecipato questo week-end (26, 27, 28 settembre) a Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente. A comporre i numeri di questa 22esima edizione contribuiscono anche le circa 30 associazioni e 50 aziende che con il loro contributo hanno preso parte alla campagna di Legambiente. Sparpagliati in 1.700 comuni i volontari, insieme a cittadini, studenti, amministratori e dipendenti di aziende, hanno preso parte in 4000 località a diverse attività di pulizia per liberare strade, piazze e aree verdi dai rifiuti abbandonati di ogni tipo. Grandissima la partecipazione a Milano, luogo simbolo di questa edizione, che tra l’altro ospiterà l’Expo2015 ed è l’unica grande città italiana che supera la soglia del 50% di raccolta differenziata. Solo nel capoluogo lombardo sono stati 18 i luoghi interessati dall’intervento di pulizia: dal recupero di una area comunale abbandonata dove far nascere orti sociali autogestiti alla rimozione di rifiuti abbandonati del quartiere Comasina e del parco di Villa Litta; e ancora, nel fine settimana, le grandi manifestazioni a Parco Forlanini, Parco Ticinello, Parco Verga e in piazzetta Capuana. Coinvolto anche il centro della città dove corso Buenos Aires, chiuso al traffico per la giornata di oggi, ha ospitato gazebo con laboratori di orti urbani, cucina sostenibile insieme a stand informativi sui segreti della raccolta differenziata e sul risparmio di luce e acqua. E non stati meno fitti le attività e gli eventi in programma nelle altre città italiane come ad esempio quelli di Roma, Napoli, Venezia, Massa Carrara, Foggia dove tra l’altro sono stati organizzati incontri sulla corretta raccolta differenziata e riciclo, ma anche sullo spreco alimentare, altro tema trattato in questa edizione di Puliamo il Mondo. A pochi mesi dall’inizio dell’Expo a Milano, infatti, l’associazione ambientalista durante questo weekend ha colto l’occasione per rilanciare “Buon cibo – chi apprezza il cibo non lo spreca” diffondendo in scuole, ristoranti, mense il “Good-Food-Bag”, sacchetto individuale riutilizzabile per il trasporto di cibo avanzato, ma ancora intatto, da pasti fuori casa. Una proposta importante per ridurre le 240mila tonnellate di cibo che ogni anno in Italia finiscono nei rifiuti.
In Italia, oltre al virtuosismo storico dei comuni del nord, Legambiente ricorda, infatti, che le migliori esperienze dei capoluoghi sul riciclaggio arrivano proprio dal Sud Italia. Ad esempio in Calabria il comune di Cosenza, vincitore quest’anno del Premio Start-up di Legambiente, ha modificato con successo il sistema di gestione di rifiuti passando in poco tempo da percentuali quasi nulle a ben il 55% di raccolta differenziata. A Salerno, si conferma uno dei comuni ricicloni raggiungendo il 65% di differenziata per i suoi 140mila abitanti.
In Puglia ottimi risultati arrivano da Andria che raggiunge il 70% per i suoi 100mila abitanti.
Tornando agli eventi organizzati nei tre giorni di Puliamo il Mondo: a Roma oggi i volontari si sono dati appuntamento nella Riserva Naturale dell’Insugherata con Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio ed Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e presidente onorario di Legambiente. Ad Ostia i volontari insieme ai rappresentanti dell’Ambasciata Americana di Roma hanno ripulito la spiaggia. A Bagnoli (Na), una delle 250 le aree che sono state ripulite in Campania, sono stati raccolti rifiuti di ogni genere: non solo cartacce e bottiglie di plastica, ma persino pneumatici buttati sul ciglio della strada. Tra i presenti Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania. A Torino il grande evento di pulizia è stato realizzato a pochi passi dal castello di Lucento e dalla ex Thyssen, ed è servito da stimolo agli abitanti del quartiere e della città ad aumentare la sensibilità su quest’area in vista del progetto di riqualificazione. Tra le iniziative dei piccoli centri: il progetto condiviso tra Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e i comuni delle due valli della Valsusa e Valle Sangone. In 12 diversi comuni, si celebra la prima importante tappa del percorso che porterà alla costituzione nel 2015 di un ecodistretto di eccellenza a partire dalla gestione dei rifiuti per attuare buone pratiche relative alle gestione dei rifiuti. “Puliamo il mondo dalle discriminazioni”, è stata l’edizione speciale organizzata a Massa Carrara dove una decina di detenuti della Casa di Reclusione di Massa hanno speso uno dei loro permessi per partecipare alla campagna di Legambiente insieme ai bambini delle scuole, all’amministrazione comunale ed alcune associazioni per dire no ad ogni tipo di discriminazione e ripulire il parco del quartiere di Castagnara. A Viareggio (LU) si è svolta un’edizione straordinaria di rimozione delle lenze. Sul posto sono state raccolte lenze e/o ami che qualche pescatore dilettante abbandona dove capita, senza rendersi conto degli effetti nefasti del proprio comportamento: gli uccelli infatti spesso rimangano annodati in questi fili invisibili, talvolta mutilati o ridotti con zampe in necrosi. A Comacchio (FE), è stato ripulito il Parco del Delta del Po.
A Jesi 1.200 bambini delle scuole elementari e medie hanno pulito i giardini adiacenti alle scuole e martedì 30 si muniranno della “Good Food Bag” per deporvi gli avanzi della mensa (pane, frutta e dolce) per conservarli per merenda o la sera a cena. Il circolo di Legambiente “Cora Viridis” a Cori (LT) ha, invece, guidato volontari e associazioni nella pulizia straordinaria di alcune aree verdi urbane e nella rimozione di centinaia di pneumatici abbandonati nelle campagne, a ridosso del centro abitato. Grande mobilitazione straordinaria delle scuole a Rodi Garganico (FG) con “RicominciAMO da Ponente”, che esprime la voglia di riscatto ambientale dopo l’alluvione che ha colpito il territorio nei primi giorni di settembre.
A testimoniare l’attenzione sempre crescente da parte delle imprese verso le tematiche legate all’ambiente, quest’anno anche i dipendenti di diverse grandi aziende, armati di guanti e ramazza, sono stati volontari per un giorno al fianco di comunità locali, comuni e associazione nella battaglia al degrado urbano e rurale. Consolidata la consueta collaborazione con la RAI, le imprese federate a Federambiente e Fise-Assoambiente e la più piccola Afidamp, così come determinanti sono state le aziende e i consorzi che hanno messo a disposizione i loro servizi e le loro professionalità.
Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, conclude: «Puliamo il mondo oltre ad essere una giornata di volontariato ambientale, è anche una grande giornata di festa, partecipazione e riflessione. È infatti un’occasione per coinvolgere i cittadini in azioni concrete a favore dell’ambiente, ma anche un modo per ribadire che la lotta ai rifiuti e la tutela ambientale passano anche attraverso la riduzione dello spreco e l’adozione di comportamenti sostenibili. E nonostante nel nostro Paese ci siano ancora tante emergenze da risolvere soprattutto sul fronte rifiuti, l’esempio di tanti comuni virtuosi come quello di Milano, Salerno, Andria e Cosenza ci raccontano un’Italia che ha avuto il coraggio e la voglia di intraprendere la strada della green economy ottenendo ottimi risultati. Ma ancora si può fare molto per ampliare in tutto il Paese questo virtuosismo diffondendo, ad esempio, la pratica della raccolta differenziata e del riciclo, ripensando le città in un’ottica sostenibile, rilanciando una mobilità nuova per uscire dalla morsa del traffico e smog, abbattendo gli sprechi come quello alimentare che pesa sull’ambiente e sul portafoglio delle famiglie, aumentando l’efficienza e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio».