Libellule: Italia al top per numero di specie nel Mediterraneo
Ma il 10.9% delle 93 specie è minacciato di estinzione. Una specie estinta
[13 Aprile 2015]
Si è tenuto l’11 e 12 aprile alla Masseria Cesine, nella Riserva naturale dello Stato e Oasi Wwf Le Cesine, l’ottavo convegno sulle “Libellule d’Italia”, organizzato dalla Società italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule (Odonata) – un’associazione scientifica che promuove la ricerca odonatologica di base e applicata, la divulgazione delle conoscenze sull’odonatofauna e la protezione delle libellule e dei loro habitat – e Wwf Oasi, il primo a svolgersi nell’Italia meridionale e che ha viso la partecipazione di appassionati da tutta Italia, con interventi riguardanti la distribuzione delle specie in diverse regioni, come Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Umbria, ed altri relativi ad aspetti più ecologici, come la variazione della venulazione delle ali , cioè la disposizione e lo sviluppo delle venature, nelle specie migratorie.
Le libellule (Odonata) sono un ordine di insetti comparso sulla Terra più di 320 milioni di anni fa, con forme simili a quelle attuali. «Questi insetti – spiegano gli organizzatori del convegno – utilizzano ambienti diversi, e molte specie hanno delle esigenze ecologiche specifiche che consente di “utilizzarle” come indicatori di qualità ambientale. Dipendono infatti da ambienti acquatici e terrestri in salute per la loro sopravvivenza. Rappresentano anche buoni indicatori per la lotta ai cambiamenti climatici. Le specie minacciate di estinzione si concentrano nelle zone umide naturali, un ambiente molto a rischio nel nostro paese». Inoltre l’Italia è il paese del Bacino del Mediterraneo co maggior ricchezza di specie di libellule: 93 segnalate, 9 delle quali sono d’interesse comunitario (Direttiva Habitat), la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione, 12 specie sono incluse nell’Allegato IV della stessa Direttiva e richiedono una protezione rigorosa.
Delle 93 specie di libellule segnalate, una si è estinta in Italia in tempi recenti. Le specie minacciate di estinzione sono 10, il 10.9% , mentre Il 72% circa delle specie di libellule italiane non è a rischio di estinzione imminente.
Nell’ultimo decennio 6 nuove specie sono state aggiunte all’odonatofauna italiana, numero destinato a crescere con l’arrivo di nuove specie termofile in espansione dal Nord Africa.
Al Wwf Oasi sottolineano: «Abbiamo voluto ospitare questo importante convegno perché il compito delle aree protette è anche quello di favorire la ricerca applicata alla conservazione. In questo caso si tratta di animali poco conosciuti al grande pubblico ma di estremo valore naturalistico e come indicatori sulla salute ambientale».
Le principali minacce alle libellule italiane sono la frammentazione e la perdita di habitat (circa il 12% delle specie) e l’inquinamento (11%). Poco meno del 10% delle specie è minacciato anche da fattori come la scarsa tolleranza al disturbo antropico che aumentano il rischio che pressioni esterne abbiano effetti negativi sulle loro popolazioni. Per le specie che vivono nelle zone umide le principali minacce sono la pressione agricola o variazione delle pratiche agricole tradizionali.