Nucleare: Il Politecnico di Milano formerà manager e tecnici di Rosatom
Coinvolti circa 500 dirigenti e tecnici specializzati del colosso nucleare statale russo
[10 Ottobre 2017]
La cosa è abbastanza singolare: Rosatom, la discussa compagnia monopolista di Stato russo specializzata nella realizzazione e gestione di impianti nucleari con 250.000 dipendenti, ha firmato un accordo di collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, un’istituzione accademica di un Paese, l’Italia, che dal nucleare ha deciso di uscire con due referendum
L’accordo, spiegano al Politecnico di Milan, prevede «lo sviluppo di percorsi formativi relativi alla gestione di grandi progetti nucleari complessi. L’intesa prevede l’erogazione, a partire da dicembre, di un ventaglio di corsi che per oltre un anno coinvolgerà circa 500 individui tra personale di Rosatom e di alcune aziende satelliti. Le lezioni si terranno principalmente a Milano e solo per una parte minima a Mosca. Middle manager, top manager e tecnici specializzati di Rosatom e di società ad essa collegate verranno aggiornati su tecniche e strumenti di gestione di progetto in linea con gli standard internazionali e con la rapida evoluzione tecnologica, digitale e culturale che caratterizza oggi il mondo industriale. Il confronto tra i vertici Rosatom e la School of Management ha consentito di identificare contenuti e modalità esecutive del percorso formativo, che coinvolgerà alcune delle principali divisioni del gruppo incaricate della gestione dei progetti nucleari in Russia e all’estero. Si partirà con i middle manager, per cui sono state già individuate tre tipologie di contenuti formativi, con un approccio basato su didattica frontale ed esperienziale».
A marzo Gennady Sakharov, direttore capital investment di Rosatom, e il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, avevano firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di collaborare per «allargare il quadro delle competenze manageriali dell’azienda, sviluppatosi principalmente in contesto russo, allineandolo agli standard e alle migliori esperienze internazionali. Infatti, grazie alle competenze e alla rete di rapporti che il Politecnico di Milano ha sviluppato e mantenuto a partire dagli anni pre-referendum, legate a precedenti percorsi formativi sulla gestione della costruzione di impianti nucleari, verranno messe a disposizione qualificate esperienze internazionali provenienti dalla comunità accademica e industriale».
Mauro Mancini, direttore del master internazionale in Project Management del MIP, è uno dei tre direttori di questo specifico percorso formativo, insieme a Marco Ricotti del Dipartimento di energia del Politecnico di Milano e a Oscar Mignone dell’International atomic energy agency (Iaea) e sottolinea che «Gli strumenti di formazione sono già stati delineati: didattica frontale, didattica esperienziale, flipped classroom e visite a importanti siti produttivi di componentistica e ingegneria in ambito nucleare, in cui l’Italia è ancora all’avanguardia. La rete di rapporti internazionali che negli anni abbiamo costruito sia nel mondo delle imprese che in quello dei migliori istituti di ricerca ci consente di mettere a disposizione di Rosatom il mix di competenze tecniche, manageriali e di leadership necessarie alle esigenze dell’azienda. Anche per questo, dopo un’analisi del panorama europeo, hanno scelto noi, perché offriamo una formazione che coniuga i più innovativi approcci di gestione progetti con competenze all’avanguardia in campo energetico, tra cui una visione imparziale e approfondita dell’energia nucleare. Quello nucleare è un settore molto particolare dal punto di vista tecnico, normativo e organizzativo, in cui anche la componente politica, sociale ed economica ha un notevole impatto. Ciò ha permesso di raggiungere un elevatissimo standard qualitativo a livello tecnico-progettuale, con un’attenzione specifica al tema della sicurezza, ma non un livello altrettanto adeguato sul piano manageriale e organizzativo. La digital trasformation ha portato a una maggiore consapevolezza delle interazioni culturali, legali e organizzative che impattano su filiere produttive complesse. Dunque, oggi un continuo aggiornamento delle competenze di project execution è condizione necessaria per rimanere leader di mercato e proprio la perfetta combinazione delle due ‘anime’ ha permesso al Politecnico di Milano di essere scelto da Rosatom come partner strategico di questo continuo percorso formativo».