[18/09/2009] News toscana

Nave dei veleni affondata anche in Toscana? A preoccuparsi sembra solo Legambiente

LIVORNO. Dopo le rivelazioni del pentito Francesco Fonti raccolte dall'Espresso, secondo cui anche nel tratti di mare antistante Livorno sarebbe stata affondata una nave carica di rifiuti tossici, Legambiente Toscana chiede l'intervento della Regione, della Capitaneria di Porto e di tutte le autorità preposte al controllo del mare.

Si tratterebbe di "un carico di scorie tossiche provenienti da un'industria del nord" cosi afferma Francesco Fonti che parla di navi fatte sparire non soltanto al largo della Calabria " ma anche nel tratto davanti a La Spezia e al largo di Livorno".

«Non vorremmo trovarci di fronte a brutte sorprese proprio nell' Alto Tirreno e nel Mare Ligure a seguito dei traffici dei rifiuti tossici, nocivi, speciali e pericolosi che stanno interessando tutto il territorio nazionale» afferma Legambiente.

Nessuna risposta è arrivata finora dalle istituzioni citate da Legambiente e da noi nuovamente sollecitate. Certo non si possono pretendere probabilmente azioni risolutive a livello locale, bensì come ripetuto negli articoli dei giorni scorsi sarebbe auspicabile un intervento da parte del governo, visto che il fenomeno interesserebbe gran parte dei nostri mari. Il coinvolgimento di altri Paesi come luoghi di origine delle scorie resta ovviamente tutto da dimostrare, ma certo è che la cosa peggiore sembra essere proprio la strategia del prendere tempo e vedere cosa fanno gli altri.

In serata è intervenuto sula vicenda il presidente della Commissione ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D'Angelis (Pd), che ha inviato un telegramma al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo affinché il Governo verifichi la veridicità della notizia, riportata dall'Espresso, di un possibile affondamento di una nave dei veleni a largo delle coste di Livorno.

«Di fronte allo scandalo degli affondamenti - spiega D'Angelis - nel mare della Calabria, senza perdere tempo, deve essere accertata la notizia su un possibile affondamento di una nave e quindi di materiali tossici al largo delle coste livornesi. Non possiamo accettare che nei nostri mari ci possa essere il sospetto di smaltimento di sostanze altamente tossiche ed inquinanti da parte di criminali ed ecomafie».

«Come Commissione Territorio e Ambiente - continua D'Angelis - saremo presto a Livorno per incontrare la Capitaneria di Porto ed accertare la veridicità di certe notizie. Al ministro Prestigiacomo e al Governo chiedo che si mettano a disposizione tutti i mezzi navali necessari per accertare la verità. La battaglia contro le ecomafie - conclude D'Angelis - ha sempre contraddistinto la Toscana ed è una priorità del nostro impegno politico».

 

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