[23/09/2009] News
FIRENZE. Esultano le associazioni ambientaliste e animaliste (Amici della terra, Animalisti italiani Fare verde, Enpa, Lac, Lav, Lida, Legambiente, Lipu, Associazione vittime della caccia, Wwf Italia) per la presa di posizione della Camera dei Deputati sul cosiddetto emendamento della caccia "no limits". Una maggioranza trasversale ha chiesto il ritiro dell'emendamento alla legge comunitaria 2009 proposto dal leghista Pini con cui si chiedeva l'estensione della stagione venatoria oltre i limiti che attualmente prevede la legge 157/92, tra il 1° settembre e il 31 gennaio. «Ancora una volta - sottolineano le associazioni - sono stati battuti i tentativi di chi utilizza le procedure di infrazione al contrario, trasformando le richieste di tutela della fauna che giungono dall'Unione europea in indebite occasioni di allargare le maglie della caccia. E' bene chiarire, allora, che in tema di infrazioni sulla caccia la situazione dell'Italia è grave per eccesso, e non certo per difetto, di attività venatoria. L'Europa, infatti, ci contesta l'abuso delle deroghe, l'assenza di vari strumenti di protezione della fauna e in pratica di cacciare troppo e male. Gli interventi correttivi, per evitare la condanna da parte della Corte di Giustizia, devono quindi andare in direzione di un aumento della tutela e non, come invece qualcuno tenta di far credere, di una sua diminuzione».
Su questo tema sono molti i parlamentari di maggioranza e opposizione (tra cui anche la toscana Susanna Cenni, ex assessore regionale all'agricoltura), che si sono impegnati a sostegno delle ragioni portate avanti in primis dalle associazioni, ma "ascolto" è venuto anche dai banchi dell'esecutivo. «Vogliamo anche esprimere l'apprezzamento per la posizione del Governo che ha confermato come questa materia non possa essere terreno di strumentalizzazioni e blitz estemporanei- hanno continuato le associazioni- e ringraziare il ministro Brambilla che ha confermato il suo impegno anche attraverso la lettera trasmessa oggi al presidente della Camera Gianfranco Fini». Ovviamente scampato il pericolo rimane ancora molto da lavorare per rispondere compiutamente alle richieste dell'Europa «Al Ministro Ronchi confermiamo sin da subito la nostra disponibilità rispetto all'ottimo proposito da lui annunciato già nel corso della precedente Legge Comunitaria: l'apertura di un Tavolo tecnico finalizzato a elaborare le corrette risposte alle richieste europee, in modo da evitare che nuovi blitz e strumentalizzazioni impediscano di agire su una materia così delicata quale la conservazione della natura» hanno concluso le associazioni ambientaliste ed animaliste.