[24/09/2009] News
LIVORNO. Nel 2008 in Cina ci sono stati 88.900 tra morti o disperse a causa di catastrofi naturali. 470 milioni di persone sono state colpite materialmente e/o fisicamente. I dati sono contenuti in un rapporto di valutazione sulla prevenzione delle catastrofi in linea sul sito del ministero degli affari civili della Cina. «Più di 26,82 milioni di persone sono state rialloggiate - si legge nel documento - e le perdite economiche dirette sono stimate a 1.175,24 miliardi di yuan (172,16 miliardi di dollari)».
Perdite enormi attribuibili alle catastrofici naturali senza precedenti che hanno segnato l'anno horribilis olimpico della Cina e che hanno colpito la maggior parte del più popoloso Paese del mondo. Il ministero degli affari civili fa l'elenco della successione di avvenimenti disastrosi: «Le tempeste di neve che hanno paralizzato le vie di comunicazione nella parte sud del Paese all'inizio del 2008, il grande terribile terremoto che ha scosso la provincia di Sichuan (sud-ovest) e le regioni vicine in maggio, una grave siccità e dei tifoni sono state le principali catastrofi naturali che sono costate numerose vite ed causato pesanti perdite r economiche».
Ad essere colpita pesantemente è stata anche l'agricoltura cinese: 39,99 milioni di ettari di terre coltivate, dei quali 4,03 milioni a cereali, hanno subito gli effetti delle catastrofi naturali. Hanno avuto le loro case distrutte 10,97 milioni di famiglie cinesi, mentre 26,29 milioni di abitazioni hanno subito gravi danni.
Il rapporto sottolinea che «Sono necessari maggiori sforzi per accelerare la ricostruzione delle infrastrutture, sia nelle zone rurali che urbane, migliorare il sistema di previsione e di allerta delle catastrofi naturali, sviluppare la formazione delle squadre di soccorso e rafforzare la capacità di sostegno logistico del Paese».