[28/09/2009] News

Viaggi spirituali, itinerari culturali e cammini per lo sviluppo (4) - di Enrico Falqui* e Chiara Serenelli **

Circa 40anni fa, uno dei più autorevoli biologi molecolari, Sidney Brenner, si interrogava a proposito dei processi fondamentali d'integrazione degli esseri viventi :
"In che modo un organismo leso o lacerato si rigenera nella stessa identica struttura che aveva in precedenza? Penso che nei prossimi anni dovremo scoprire un nuovo linguaggio atto alla comprensione degli organismi viventi altamente integrati".

In questi ultimi anni, scienziati diversi, provenienti da campi di ricerca completamente lontani a livello disciplinare hanno approfondito alcuni concetti fondamentali di questo "nuovo linguaggio"alla ricerca di una "nuova interpretazione della vita"sul nostro Pianeta, determinando un mutamento di paradigma nel passaggio da una concezione meccanicistica del mondo ad una ecologica di tipo sistemico.

Questo passaggio è di straordinaria importanza per cercare di immaginare progetti di riequilibrio in quei territori dove i processi di sviluppo hanno creato insieme ad una nuova dimensione della città e dello spazio urbano, anche un' enorme quantità di frammenti di natura e ambiente rurale o sistemi territoriali nei quali l'essenza universale di un mosaico di paesaggio è stata lacerata o cancellata, al punto da renderne difficile la riconoscibilità e l'identità del luogo.

Lo sviluppo della cibernetica e della teoria generale dei sistemi ( e le loro implicazioni sull'ecosfera e la tecnosfera), le nuove teorie dell'auto-organizzazione (Prygogine, Nicolis;1971) e dell'autopoiesi (Maturana, Varala;1972) hanno costituito una cornice culturale nella quale collocare la visione degli ecosistemi come risultato degli equilibri dinamici tra i diversi processi naturali e quelli controllati in tutto o in parte dall'uomo.

In tutti i sistemi complessi, il problema fondamentale oggi è l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra cambiamento delle strutture e sviluppo dei processi.
La pianificazione del paesaggio, all'interno di un sistema complesso quale oggi è il territorio dove si localizzano gli insediamenti, le infrastrutture e le produzioni della città "ruralizzata" e della campagna "urbanizzata", si basa, oggi, sulla costante dialettica tra struttura e processo.

Da questo punto di vista, l'antica via di pellegrinaggio Lauretana, costituisce un vero e proprio laboratorio di sistemi territoriali, di paesaggi rurali e naturali, nei quali la difficoltà di qualsiasi progetto di recupero e valorizzazione del Cammino di pellegrinaggio, passa attraverso la comprensione dei rapporti che intercorrono tra strutture del paesaggio e processi di sviluppo di ciascuno di questi ambiti territoriali.

Questi territori hanno tutti in comune il senso della "marginalità", le cui cause sono profondamente diverse in ciascun ambito territoriale, anche in territori limitrofi distanti pochi chilometri tra di loro.

Infatti, lungo la rete dei cammini Lauretani, incontriamo una "marginalità" che viene percepita come il prodotto di una"periferia urbana" in prossimità dei centri abitati di più estese dimensioni; ma troviamo anche "una marginalità" che viene definita come "economico-sociale", poiché in questi ambiti territoriali fortemente caratterizzati dalla fisicità geografica e dalla morfologia del territorio, non possono insediarsi modelli produttivi che concorrono alla scala globale della competitività economia. Infine, incontriamo anche "marginalità" che possono essere interpretate come "culturali", poiché in tali ambiti vi è una perdita forte di identità storico-culturale, di cultura materiale, senza che tali perdite siano state sostituite con altre risorse culturali.

Ciò che oggi appare di difficile interpretazione in questi ambiti territoriali è proprio il nesso tra Strutture( territorio, paesaggio) e Processi ( sviluppo, creatività, innovazione tecnologica), alla ricerca di un "nuovo linguaggio" che abbia una capacità progettuale autopoietica in ciascuno di essi, in modo da risanare le lacerazioni e le cancellazioni identitarie prodotte dal precedente modello di sviluppo fordista ; ma anche capace di creare uno sviluppo durevole, perché ciò che nel precedente modello era definito " ambito marginale", in futuro potrà essere definito e percepito come " ambito di risorse " per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Il fascino del Progetto di riscoperta e recupero dell'antica via di pellegrinaggio tra le due città sacre di Roma e Loreto, risiede proprio in questa duplice sfida culturale e scientifica, rigenerare un itinerario culturale e spirituale tra i più importanti in Europa e riscoprire, in ogni ambito territoriale attraversato dall'antico Cammino, i nessi profondi tra Strutture e Processi attraverso una pianificazione territoriale e dello sviluppo dotata di linguaggi autopoietici (ecologia del paesaggio) e di modelli d'uso delle risorse naturali, umane, culturali capaci di trasformare la marginalità d'uso in risorsa appropriata, la perifericità in centralità.

(fine. 4) 

BIBLIOGRAFIA

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BATTISTI C, - ROMANO B. ed. 2007. Frammentazione e connettività : dall'analisi ecologica alla pianificazione ambientale - CittàStudi Ediz., Roma.

siti internet consultati:
www.culture-routes.lu (Istituto Europeo degli Itinerari Culturali)
www.boscaglia.it (Viaggi a piedi)
www.camminideuropa.eu (Cammini d'Europa)

• Enrico Falqui - Professore associato di Analisi e valutazione ambientale- Coordinatore del Laboratorio di Architettura del paesaggio (LAND/LAB)- Facoltà di Architettura- Univ. di Firenze.

• Chiara Serenelli - Architetta paesaggista - Laboratorio di Architettura del paesaggio (LAND/LAB) - Facoltà di Architettura - Univ. di Firenze- membro scientifico della TaskForce DELOS , IUCN, Ginevra.

• Chiara Serenelli - Architetta paesaggista - Laboratorio di Architettura del paesaggio (LAND/LAB) - Facoltà di Architettura - Univ. di Firenze- membro scientifico della TaskForce DELOS , IUCN, Ginevra.

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