
[01/10/2009] News
LIVORNO. Mauritius vuole essere una destinazione ecologica e competitiva non solo per il turismo, ma anche per quel che riguarda la salvaguardia e la sicurezza dei dati informatici. E' quanto ha assicurato il ministro alla tecnologia, informazione e comunicazione, Asraf Dulull, aprendo ieri nell'isola dell'oceano indiano la conferenza "Data Centre Strategies for Mauritius 2009" organizzata dalla sociétà britannica BroadGroup Consulting.
«Mauritius sarà il primo Paese al mondo ad essere in grado di utilizzare le proprietà dell'acqua di mare, attraverso il sistema Swac (SeaWater Air Conditioning), per il raffreddamento delle macchine del data center che vedrà prossimamente la luce all'interno del Green Data Centre all'interno dell'Eco Park a Flic-en-Flac. Mauritius gode di una stabilità politica e non conosce conflitti frontalieri e grandi catastrofi, il che ne fa un luogo ideale per le attività legate alla continuità delle attività ed alla ripresa dopo un sinistro. La pratica eco-friendly riguarda tutti i settori, comprese le Information and communication technology (Ict)».
Ad essere "refrigerato" con l'acqua dell'oceano sarà l'intero Eco-Park: la Makai Ocean Engineering sta lavorando alla realizzazione di una rete di tubi che trasporterà l'acqua risucchiata a due miglia dalla costa ed a 1.000 metri di profondità, dove la temperatura dell'oceano è di 5 gradi. L'acqua fredda sarà convogliato nella struttura che ospita il data center ed utilizzata ne sistema di raffreddamento, eliminando la necessità di potenti ed energivori condizionatori.
Il sistema Swac è già stato utilizzato nelle Hawaii e in Svezia per il condizionamento degli edifici ed altri progetti, per l'utilizzo stavolta di acqua fredda proveniente da grandi laghi, sono in corso alla Cornell University di Ithaca di New York, ed a Toronto.
Il Green Data Centre di Mauritius occuperà uno spazio di 10.000 m2 e dovrebbe essere operativo nel dicembre 2010 e piazzare il piccolo Stato insulare nella mappa mondiale dei data center più sicuri.
Oggi il governo mauriziano presenterà l'insieme del progetto Eco-Park di Flic-en-Flac. La Broadgroup gli fornisce consulenza sulle opportunità di investimenti nel settore a Mauritius e ha presentato un rapporto che il managing director dell'azienda, Steve Wallage, ha assicurato essere «totalmente indipendente del governo mauriziano e dal Board of Investment».
E' comunque un documento che deve essere piaciuto molto al governo, visto che vanta i vantaggi di Mauritius come destinazione per i data center: l'isola si piazza al secondo posto per sicurezza delle banche dati dopo un altro minuscolo Stato: Singapore.
Quello che fino ad ora sembrava un difetto sembra diventare un vantaggio. Fino ad oggi le banche dati erano situate soprattutto nelle vicinanze delle grandi metropoli occidentali o asiatiche, ma le nuove tecnologie rendono appetibili anche destinazioni lontane ed isolate e, per questo, più facili da controllare e proteggere.
«Mauritius è posizionato in modo ideale al crocevia di Africa, Asia e Australia e al di fuori dell'area dei forti terremoti - ha spiegato Philip Low, managing director del BroadGroup - L'isola è nota anche per essere un grande hub finanziario e infocom. Essere relativamente remota, ma ben collegata con il mondo, è un attributo fondamentale per una nazione insulare per posizionarsi come un disaster recovery e destinazione business continuità». Inoltre, secondo Wallace, «Dove Mauritius si differenzierà dalle altre destinazioni, è nel ricorso alla tecnica Swac, che costituisce un vantaggio per le società che vogliono ridurre i loro costi energetici».