[01/10/2009] News toscana
FIRENZE. Tra progetti per migliorare la qualità dell'attività venatoria, come quello sull'allevamento e l'inserimento del fagiano autoctono, e la repressione contro gli incessanti casi di bracconaggio, continua a tutto campo l'attività dell'amministrazione provinciale di Grosseto per tutelare ambiente ed animali e garantire un'attività di caccia (che in provincia vede ancora un discreto numero di praticanti) nel rispetto delle regole. Nei giorni scorsi la polizia provinciale ha colto in flagrante uno pseudo cacciatore che in un appostamento di caccia agli acquatici aveva abbattuto specie protette. Durante il controllo della postazione di caccia ubicata vicino alla Strada provinciale della Trappola, gli agenti che erano stati insospettiti dai colpi di fucile hanno riscontrato l'abbattimento di un piccione selvatico (Columba livia), 4 Beccaccini (Gallinago gallinago), per i quali è vietata la caccia da appostamento, una giovane Schiribilla (Porzana parva) e un Piro-piro culbianco (Tringa ochropus). Dalla provincia hanno informato che queste due ultime specie in particolare sono molto rare nelle nostre zone e particolarmente protette, in quanto a rischio di estinzione. L'amministrazione ha poi sporto denuncia all'autorità giudiziaria nei confronti del bracconiere.
Sempre in tema di animali, ma in questo caso si tratta di animali domestici, è stata rinviata ad una delle prossime sedute del Consiglio regionale l'approvazione della proposta di legge sulla tutela dei diritti degli animali, dato che per due volte è mancato il numero legale (almeno 33 votanti) in fase di voto elettronico.