[02/10/2009] News

Ue: in arrivo nuovi livelli massimi di residui di parassitari per i prodotti vegetali e animali

LIVORNO. Con l'inizio del nuovo anno gli Stati membri dovranno rispettare nuove regole per l'uso degli anti parassitari, proprio perché è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea di due giorni fa il nuovo regolamento sui livelli massimi di residui (Lmr) e sulla valutazione dell'esposizione dei consumatori ai residui antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine animale e vegetale.

La Commissione, infatti, elabora un nuovo programma comunitario coordinato di controllo pluriennale per il periodo 2010, 2011 2012 da effettuare su 642 campioni.

Dunque abroga il precedente (di appena un anno fa) anche se le vecchie regole verranno ancora applicate ai campioni esaminati nel 2009.

Nella Comunità, trenta prodotti costituiscono i principali componenti della dieta. Considerando la notevole evoluzione dell'utilizzo degli antiparassitari nel corso di un triennio diventa necessario controllare gli antiparassitari per cicli triennali in questi trenta prodotti alimentari. E tutto al fine di consentire la valutazione dell'esposizione dei consumatori e dell'applicazione della normativa comunitaria.

La produzione e il consumo di prodotti di origine vegetale e animale rivestono grande importanza nella Comunità. Ma la resa della produzione vegetale è costantemente minacciata da organismi nocivi e l'impiego di sostanze attive nei prodotti fitosanitari (cioè antiparassitari) è uno dei metodi più comuni di protezione dei vegetali e dei prodotti vegetali.

L'impiego di tali sostanze può tuttavia comportare la presenza di residui nei prodotti trattati e negli animali nutriti con tali prodotti (ad esempio nel miele prodotto da api esposte a tali sostanze). Residui che spesso hanno un'elevata tossicità che può avere effetti dannosi anche sulla salute umana oltre che sull'ambiente.

Sulla base di una distribuzione binomiale di probabilità, la Ue ha calcolato che l'esame di 642 campioni può consentire di individuare (con un grado di certezza superiore al 99%) un campione contenente residui di antiparassitari oltre il limite di determinazione (Lod). La raccolta di questi campioni è ripartita tra gli Stati membri a seconda della popolazione, con un minimo di 12 campioni all'anno per ogni prodotto (per l'Italia sono 65).

I campioni prelevati e analizzati, fra l'altro, dovranno comprendere almeno dieci campioni di alimenti per l'infanzia e almeno uno, se disponibile, di prodotti provenienti dall'agricoltura biologica che rifletta la quota di mercato dei prodotti biologici in ciascun Stato membro.

Dopo di che gli Stati membri dovranno fornire alla Comunità i risultati delle analisi dei campioni esaminati nel 2010, 2011 e 2012 rispettivamente entro il 31 agosto 2011, 2012 e 2013. Ma queste non sono le uniche informazioni che dovranno trasmettere, perché gli Stati sono tenuti a comunicare quali metodi analitici sono stati utilizzati e quali livelli di dichiarazione sono stati raggiunti, (in conformità delle linee guida sulle procedure di convalida dei metodi e di controllo della qualità per l'analisi dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e nei mangimi), oltre che il limite di determinazione applicato nei programmi di controllo nazionali e comunitari.

Anche i dati dettagliati sullo status di accreditamento dei laboratori di analisi che effettuano il controllo dovranno essere comunicati e se consentito dalle legislazioni nazionali, pure i dati dettagliati sulle misure di attuazione adottate.

Inoltre nel caso siano superati i livelli massimi di residui (Lmr), lo Sato dovrà esporre i motivi che possono aver portato a tale superamento, accompagnata da tutte le pertinenti osservazioni riguardanti le opzioni di gestione del rischio.

E qualora la definizione del residuo di un antiparassitario includa sostanze attive, metaboliti e prodotti di degradazione o di reazione, gli Stati membri dovranno comunicare i risultati dell'analisi in conformità della definizione giuridica del residuo. Se nel caso, i risultati di ciascuno dei principali isomeri o metaboliti menzionati nella definizione del residuo andranno forniti separatamente.

 

Torna all'archivio