[06/10/2009] News

Cina: migliora la raccolta dei rifiuti urbani

LIVORNO. Che la Cina sia una delle grandi discariche planetarie dei rifiuti che contribuisce ad incrementare con le sue produzioni usa e getta e con l'elettronica di consumo a obsolescenza programmata è cosa più che nota. Ce lo dicono quasi quotidianamente le cronache italiane di sequestri di carichi di rifiuti di ogni genere destinai alla Repubblica popolare che ha fatto del "riciclaggio" e del "conferimento" dei rifiuti occidentali un lavoro che permettere di sopravvivere, in condizioni drammatiche di lavoro e inquinamento che ogni tanto ci rivela qualche reportage, agli gnomi dimenticati che traggono tesori e tumori dai nostri scarti.


Eppure la stessa Cina negli ultimi anni ha messo in atto sforzi notevoli per migliorare il trattamento dei suoi rifiuti urbani, anche per contrastare gli effetti sull'ambiente e la vivibilità urbana della crescente massa di cittadini che vive nelle sue megalopoli. Secondo il ministero per la casa e  l'edilizia urbana e rurale «A fine 2008 in tutto il Paese circa 1,1 milioni di persone lavoravano nel settore della gestione dei rifiuti urbani, con 76.400 per la raccolta ed il trasporto della spazzatura, in aumento del 60% in rapporto al 2000. La Cina produce ogni anno 150 milioni di tonnellate di rifiuti urbani».


Cifre basse se rapportate al miliardo e 300 milioni di cinesi e se paragonate alla produzione pro-capite media di rifiuti urbani di un italiano (per non parlare di uno statunitense), ma che dimostrano quanto ci sia ancora da fare (anche in un Paese in gran parte ancora rurale e poverissimo, dove il riciclaggio dei rifiuti è cosa obbligata e naturale) per realizzare davvero un efficiente sistema di raccolta, smaltimento, riciclo e riuso dei rifiuti urbani. Per non parlare di quelli speciali e tossici e nocivi...

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