
[06/10/2009] News
ROMA. Dalla lettura del resoconto del viaggio organizzato dall'Enel per i giornalisti italiani presso il cantiere della centrale di Flammanvile emergono due elementi molto interessanti: il primo è sulla scelta dei siti che l'Enel ‘suggerisce' e il secondo è sulle modalità di finanziamento che la nostra azienda elettrica pensa siano necessarie per garantire l'ingente finanziamento richiesto per la costruzione dei 4 impianti nucleari che vuole costruire. Per quanto riguarda i siti apprendiamo che il luogo principale del nuovo nucleare italiano sarebbe Montalto di Castro (nel Lazio) deve verrebbero ospitati ben due reattori! A volte ritornano si potrebbe dire, quel sito è infatti stato teatro del primo tentativo nucleare italiano e su quel sito si sono sprecate ingentissime risorse economiche proprio per rimediare all'errore commesso allora, passando da riconversione a riconversione.
Siamo quindi all'ennesima puntata di una vicenda infinita. Continuando gli altri due siti sarebbe da individuare uno al nord (Trino in Piemonte o Caorso in Emilia Romagna, se si scegliesse di seguire la strada dei vecchi impianti) e uno al Sud. In questo ultimo caso la regione candidata sarebbe probabilmente la Puglia. C'è un particolare che però si trascura: tutte le Regioni interessate hanno dichiarato di essere contrarie ad ospitare una centrale sul proprio territorio e hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge del governo che le espropria a delle proprie prerogative. Insomma se non si ricorre all'esercito, come d'altronde lascia intendere lo stesso Silvio Berlusconi, sarà difficile che quei progetti vadano avanti nei siti che si immaginano oggi.
L'altro punto molto interessante sono le modalità di finanziamento che immagina Enel e che sono emerse dall'incontro con la stampa: si pensa di fissare delle tariffe elettriche che garantirebbero le banche coinvolte nell'imponente project financing necessario alla costruzione di 4 impianti; le cifre variano dai 20 a 30 miliardi di euro, con buona pace del mercato e dei diritti dei consumatori! Cosa succederebbe se i prezzi dell'energia elettrica in futuro calassero come è già avvenuto in passato e come possibile in futuro? Per i consumatori italiani legati al cappio nucleare nulla: continuerebbero a pagare la stessa cifra. Certo non varrebbe il contrario se invece i prezzi salissero. insomma la leggenda per cui il nucleare sarebbe necessario per diminuire il costo dell'energia elettrica si conferma appunto una favola.