[12/10/2009] News

Mobilità sostenibile, il programma Marco Polo dell'Ue anche per le piccole imprese

LIVORNO. Nel luglio 2003 è stato istituito il primo programma Marco Polo, quello relativo alla concessione di contributi finanziari comunitari destinati a migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto e dunque, in grado di offrire agli operatori del trasporto stradale su assi congestionati soluzioni alternative con altri modi di trasporto.

Nel 2006 è stato istituito il secondo programma Marco polo, che come il primo costituisce un elemento fondamentale dell'attuale politica dei trasporti. Adesso, l'Ue lo modifica allo scopo di potenziare la sua efficacia e per incrementare la partecipazione al programma delle piccole e microimprese ( visto che una valutazione esterna dei risultati del programma Marco Polo stimava che tale programma non avrebbe conseguito i suoi obiettivi di trasferimento modale senza ulteriori accorgimenti).

E' stato pubblicato, infatti, sulla Gazzetta ufficiale europea di venerdì il nuovo regolamento che da domani entrerà in vigore con le sue novità (ossia: abbassamento delle soglie di ammissibilità delle azioni, aumento dell'intensità del finanziamento e semplificazione dell'attuazione del programma e delle relative procedure amministrative).

Le soglie di ammissibilità delle proposte presentate - che sono state abbassate in modo tale da consentire a singole imprese di presentare domanda - dovranno essere espresse in tonnellate/km trasferite annualmente, (fatta eccezione per le azioni comuni di apprendimento) e dovranno essere calcolate su tutto il periodo di attuazione delle azioni (di cui all'allegato) senza fissare alcun tasso annuale di attuazione.

Non sarà più necessaria la soglia specifica applicabile alle azioni di riduzione del traffico e per questo tipo di azioni. Mentre per le azioni catalizzatrici e le azioni delle autostrade del mare, sarà stabilita una durata minima.

Anche l'intensità del finanziamento dovrà essere aumentata introducendo una definizione di «merci» che include l'elemento del trasporto nel calcolo del trasferimento modale e autorizzando in via eccezionale proroghe alla durata massima per azioni che registrano ritardi di avviamento.

Inoltre, al fine di semplificare l'attuazione del programma, è soppressa la parte del precedente regolamento relativa alle condizioni per la concessione del contributo finanziario applicabile alle infrastrutture ausiliarie (l'allegato II del regolamento (CE) n. 1692/2006).

Così come è eliminata la procedura di comitato per la selezione annuale delle azioni da finanziare. Dovrà, però, essere istituito un collegamento più dettagliato fra il programma e la rete transeuropea dei trasporti («Rte-T») che istituisce il quadro per le autostrade del mare, e dovranno essere ampliate le considerazioni ambientali in modo tale da comprendano la totalità dei costi esterni delle azioni.

L'UE ha calcolato che in assenza di un'azione risoluta, il trasporto di merci complessivo su strada in Europa potrebbe crescere di oltre il 60 % entro il 2013. L'effetto sarebbe un aumento previsto del trasporto internazionale di merci su strada di 20,5 miliardi di tonnellate/km l'anno per l'Unione europea, con conseguenze negative in termini di ulteriori costi per infrastrutture stradali, incidenti, congestione del traffico, inquinamento locale e globale, danni ambientali e inaffidabilità della catena di approvvigionamento e delle attività logistiche.

Per far fronte a questo aumento è necessario utilizzare più di quanto si faccia attualmente il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e per vie d'acqua interne ed incentivare nuove poderose iniziative del settore dei trasporti e della logistica, compresi gli interporti e altre piattaforme che facilitano l'intermobilità, per promuovere nuovi approcci e l'impiego di innovazioni tecniche in tutti i modi di trasporto e nella loro gestione.

Un obiettivo dell'Unione europea, infatti, è rafforzare le modalità di trasporto ecocompatibili, "indipendentemente dal fatto che tale obiettivo determini o meno uno specifico trasferimento modale o un effetto di prevenzione nel caso del trasporto di merci su strada".

 

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