[13/10/2009] News

Dopo 22 anni dalla firma della Convenzione europea…l'Italia avrà una legge contro il traffico illecito dei cuccioli

FIRENZE. Forse ci siamo. Dopo ben 22 anni dalla firma della Convenzione europea di Strasburgo firmata dall'Italia il 13 novembre dell'87 (e mai finora ratificata) sulla protezione degli animali, a breve il nostro Paese avrà una legge contro il traffico di cuccioli di cani e gatti. Questo almeno l'impegno del ministro degli Esteri Franco Frattini che ha annunciato che il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri il 2 ottobre scorso è stato iscritto come priorità per il Parlamento. «Ci siamo accordati già con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito - ha dichiarato Frattini in una conferenza stampa tenuta insieme al sottosegretario alla Salute Francesca Martini - per una corsia preferenziale per avere una legge entro Natale». Il Ministro ha reso noto che organizzerà «un'azione coordinata con le ambasciate italiane nei paesi europei e in quelli del vicinato orientale, spesso paesi di origine di questo traffico e con gli ambasciatori in Italia di quei paesi per una collaborazione più forte e per aumentare la sensibilità sul tema». Il sottosegretario Martini ha ricordato che il ddl introduce inoltre «sanzioni penali fondamentali contro le mutilazioni a soli scopi estetici, come il taglio della coda, delle orecchie, la recisione delle corde vocali, le estirpazioni di unghie e denti». Tra le maggiori novità introdotte nel disegno di legge le sanzioni pecuniarie correlate alla quantità di animali introdotti. In particolare, si prevede una sanzione da 100 a 1.000 euro per ogni animale, per chiunque introduca nel territorio nazionale cani e gatti privi di sistemi per l'identificazione individuale. Per chiunque trasporta o cede cani e gatti privi di sistemi per l'identificazione individuale la pena è da 500 a 1.000 euro ad animale. Il ddl, prevede inoltre:  il divieto di mutilazioni a fini estetici o non curativi pena la reclusione da tre a 15 mesi o multa da 3.000 a 18.000 euro; la modifica del codice penale (articoli 544-bis e 544-ter) per cui viene tolta la parola 'crudelta' in caso di maltrattamento e sostituita con atto di violenza non giustificato; il reato di traffico illecito con la reclusione da tre mesi a un anno o multa da 3.000 a 15.000 euro per chiunque, per profitto, tramite attività continuative organizzate, introduce nel territorio nazionale, cani e gatti privi di sistemi per l'identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e passaporto dove previsto. Tutte le pene sono aumentate in caso si tratti di animali con meno di due mesi di vita. Piena soddisfazione da parte del presidente della Lega antivivisezione (Lav), Gianluca Felicetti per l'approvazione del decreto. «La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai Paesi dell'Est, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, importati in modo truffaldino falsificando i documenti, senza il regolare microchip, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all'acquirente. E' ora urgente una corsia preferenziale alla Camera e al Senato per il sì definitivo al provvedimento» ha concluso Felicetti.

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