[15/10/2009] News toscana
GROSSETO. Alla mostra internazionale dell'industria cartaria (Miac) organizzata da Assocarta e in corso a Lucca si discute del futuro delle imprese del settore tra necessità di investire in innovazione da parte delle imprese e le altrettanto necessarie risposte da parte del mondo politico-amministrativo.
«Abbiamo stimato per l'intero 2009 un calo del 13% per quanto riguarda l' innovazione e il potenziamento della produzione-ha detto il presidente del polo cartario lucchese, Paolo Culicchi - e se non si investe si rischia di perdere in competitività. Ma per investire servono risposte rapide dal mondo politico, altrimenti, come è accaduto nel caso della Cartiera Lucchese, il rischio è di trovarsi di fronte a difficoltà organizzative insormontabili».
La Cartiera Lucchese ha infatti annunciato poco tempo fa la volontà di non investire più nel distretto di Diecimo e di delocalizzare parte della produzione a fronte della non possibilità a portare avanti il progetto di realizzare un impianto per bruciare i fanghi derivanti dalla produzione, per il contrasto con le amministrazioni e le popolazioni locali.
Sul fronte degli investimenti in innovazione per migliorare il processo produttivo e i conseguenti impatti sull'ambiente al Miac è stato presentato oggi il progetto Seal (Systematic Environmental Assessment Label), che coinvolgerà le principali cartiere italiane, e che porterà a maggiori controlli sulla tracciabilità dei prodotti utilizzati e sull'impatto ambientale delle attività produttive.
Seal è una sorta di marchio di qualità ambientale che verrà rilasciato da Ecol Studio (unico laboratorio italiano autorizzato ad eseguire le analisi necessarie per far ottenere la certificazione ambientale Ecolabel) e che validerà l'ecosostenibilità di un'azienda nel suo complesso, di un determinato processo produttivo o dei materiali utilizzati per realizzare il prodotto finito.
Il marchio Seal potrà essere ottenuto a seguito di controlli su tutti i passaggi del processo produttivo dalla materia prima al prodotto finito, e darà la possibilità di verificare direttamente e in tempo reale i dati raccolti in totale trasparenza sul sito www.ecol-seal.it.
Il consumatore finale che acquista un prodotto con imballaggio che ha il marchio Seal potrà quindi essere sicuro della provenienza e della rispondenza ai parametri per tutti i passaggi della filiera.
«Il nostro lavoro - ha dichiarato Guido Fornari, direttore generale di Ecol Studio - è finalizzato a garantire uno sviluppo eco-sostenibile del sistema produttivo e a migliorare gli standard di sicurezza e di qualità nella gestione dei processi».