[16/10/2009] News toscana
LIVORNO. Aumentare l'energia prodotta con fonti rinnovabili fino a raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione Europea; migliorare l'efficienza energetica per azzerare gli sprechi; individuare aree specifiche per la realizzazione di impianti eolici; proporre un progetto per l'uso dei pannelli fotovoltaici finalizzato all'edilizia residenziale; un netto rifiuto del nucleare, considerato pericoloso per l'ambiente e dannoso per il settore turistico.
Sono solo alcuni punti del Piano per l'Energia della Provincia di Livorno le cui linee guida sono state esposte questa mattina dall'assessore provinciale alle politiche energetiche Cristiano Toncelli. Nell'ambito della riunione congiunta della Terza commissione e della Commissione speciale energia, Toncelli ha fissato per l'inizio del 2010 il termine per l'approvazione del Piano energetico. Poco tempo per fare molto, ma le idee sembrano chiare. «Per dare da subito maggiore concretezza alle nostre azioni, sarà necessaria una forte coerenza tra la legislazione regionale in materia di energie rinnovabili, il piano energetico e il piano territoriale di coordinamento», ha spiegato l'assessore.
Il primo passo per l'elaborazione di un nuovo progetto in tema di energia, è fare una fotografia dell'attuale. Una situazione che per ora non fornisce cifre e dati confortanti. Nel 2006, l'energia da fonti rinnovabili non ha superato il 6 per cento della totalità di quella prodotta. Un cammino lungo aspetta quindi i tecnici della Provincia se consideriamo che l'Unione Europea ha fissato per l'energia verde un tetto del 20 per cento sul totale di quella fornita all'utenza. Un obiettivo, quello che arriva da Bruxelles, da raggiungere entro il 2020.
«In un secondo tempo - ha spiegato Toncelli - valuteremo le richieste per la realizzazione di impianti eolici o a biomasse. Vorrei ricordare che per la pianificazione degli impianti serve un criterio e soprattutto una coerenza con gli strumenti urbanistici dei Comuni». Un'attenzione particolare ci sarà in fase di pianificazione per evitare «una diffusione a macchia di leopardo» sul territorio. «Per fare ciò - ha spiegato Toncelli - il piano tenderà a individuare delle aree specifiche nelle quali poter sviluppare i progetti. Solo a questo punto, è cioè quando vi sarà una chiarezza nel percorso da intraprendere, si potranno cercare i soggetti interessati all'attuazione del piano».
Un modo, secondo l'assessore, per snellire le procedure burocratiche e rendere più chiari gli strumenti urbanistici.
Altro punto fermo della Provincia è il deciso rifiuto all'energia nucleare. «Anche se il Governo sta cercando dei siti per insediare le centrali - ha concluso Toncelli -pensiamo che l'idea di portare a Pianosa il nucleare (si parlava eventualmente dell'ipotesi di un deposito per le scorie radioattive, che non esiste nel nostro Paese e che dovrebbe garantire l'impenetrabilità per diverse migliaia di anni, ndr) sia pericoloso per gli abitanti della costa e dannoso per il settore turistico dell'Elba e dell'Arcipelago Toscano».
Da sviluppare, invece, il campo dei micro-produzione diffusa di energia. Il Piano provinciale, secondo le intenzioni, prevede infatti indirizzi precisi per l'edilizia residenziale con progetti già pronti e finanziamenti da subito disponibili.