[20/10/2009] News
LIVORNO. Il presidente della Cina Hu Jintao ha chiesto alle imprese cinesi di ridurre i loro costi di produzione accelerando lo sviluppo delle energie rinnovabili e aiutando così l'intero Paese a migliorare la sua struttura energetica.
«Lo sviluppo delle energie rinnovabili è necessario per prendere la testa nel nuovo ciclo della rivoluzione mondiale dell'energia» ha detto Hu durante la visita ad un impianto eolico sulla costa del mare di Bohai, nello Shandong.
Quando sarà terminato, il progetto eolico di Bohai produrrà più di 95 milioni di Kw all'anno e svolgerà un ruolo essenziale nel miglioramento della struttura energetica provinciale.
Il presidente cinese ha chiesto agli imprenditori locali dello Shandong di prendere esempio dal grande campo eolico e di concentrarsi sull'innovazione tecnologica e sulla gestione scientifica se vogliono migliorare lo sviluppo sostenibile.
Ma mentre parla di nuove energie Hu non dimentica quelle fossili e non si è fatto mancare una visita al giacimento petrolifero di Shengli dove ha lodato la professionalità degli operai. Poi è passato ad ispezionare una cartiera, dove ha chiesto chiarimenti sui sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti e, come riferisce l'agenzia ufficiale Xinhua, ha incoraggiato l'azienda (evidentemente modello come tutte quelle che il partito gli ha fatto visitare) «a continuare a sviluppare le sue tecniche di riciclaggio ed a contribuire maggiormente alla protezione dell'ambiente».
L'attivismo e la pressione del governo comunista è sempre più evidente: lo stesso presidente Hu Jintao in un messaggio augurale per il centenario dell'università delle miniere e della tecnologia della Cina a chiesto la formazione di più esperti nel settore delle risorse energetiche che sono «Base e garanzia dello sviluppo economico e sociale del Paese».
Un pezzo grosso del Consiglio di Stato della Cina, Liu Yandong, ha sottolineato durante le celebrazioni che «Lo sfruttamento scientifico e l'utilizzo appropriato delle risorse energetiche costituiscono una dei problemi maggiori per i Paesi del mondo. Questo è anche un fattore importante di modernizzazione della Cina».
Sembra proprio che nella Repubblica popolare sia partita l'ennesima campagna "rivoluzionaria", questa volta senza libretti rossi e guardie rosse, ma verde come l'energia rinnovabile e come i dollari.