[20/10/2009] News toscana

Il futuro di Geofor per Marconcini sta tutto in tre "R"

LIVORNO. Paolo Marconcini è il neo presidente di Geofor, l'azienda di trattamento di rifiuti di Pontedera. A poco più di un mese dal suo insediamento, gli abbiamo chiesto qual è la situazione che eredita e quali le proposte di innovazione.

«Eredito una situazione di un'azienda sana - risponde a greenreport - e che ha riportato bilanci in pareggio. Geofor ha però urgente bisogno di fare tre cose: ristrutturare i propri impianti e ammodernarli, a partire dall'impianto di compost e di termovalorizzazione; rilanciare il tema della raccolta differenziata, puntando molto sul riciclaggio oltre che sulla differenziazione. riaprire migliori strumenti di comunicazione con i cittadini, perché si percepisca il valore di un'azienda, che è la seconda in Toscana nel tema dello smaltimento».

La città di Pisa bocciò la raccolta domiciliare con un referendum, adesso lei vorrebbe reintrodurre quella modalità di raccolta, almeno in alcune frazioni. Come pensa di convincere i cittadini a tornare indietro sulle loro decisioni? E il comune di Pisa è dalla sua parte?

«Non mi risulta che la città di Pisa abbia bocciato per intero questa tecnica di raccolta. Il porta a porta è stato respinto dai cittadini su alcuni quartieri.

Non sta però a me convincere gli utenti su quale servizio adottare; non è il mio compito, non sono più sindaco già da un po' di tempo...

Credo che il problema si ponga comunque, ossia l' affrontare lo smaltimento in una città come Pisa. Il capoluogo ha zone dove è difficile introdurre sistemi tradizionali di smaltimento, basati su cassonetti molto capienti, proprio per la ristrettezza degli spazi e per il rispetto dei luoghi del Centro Storico. Assieme al Comune di Pisa, stiamo pensando di introdurre raccolte domiciliari mirate, in particolar modo, intercettando alcuni bisogni dei commercianti, degli albergatori, dei ristoratori e dei pubblici esercizi. Immediatamente, poi, andrà affrontato il tema della periferia e delle zone industriali, ponendoci il problema della possibilità di introdurre un porta-a-porta rivolto proprio alle zone industriali e artigianali, per evitare quello che capita ora, ossia il dilagare di discariche abusive. Occorrerà per questo affinare i sistemi di controllo e di vigilanza da parte del Comune. L'amministrazione comunale, poi, ha proposto un importante investimento in direzione della costruzione di stazioni ecologiche: ritengo che questo sia un ulteriore strumento per accentuare la differenziata e noi siamo in linea con questo auspicio del Comune. Siamo pronti al servizio e alla gestione, che vogliamo informatizzare, incentivando (anche con riduzione della Tarsu) i cittadini e gli operatori commerciali che utilizzeranno queste strutture».

La Geofor è una delle aziende che gestisce i rifiuti nell'Ato Costa  e che- come tutti gli altri Ato- dovrà andare a breve a fare la gara per il gestore unico. Come vi state attrezzando per questo?

«Noi vogliamo che la gara ci sia e che si svolga quanto prima. Per questo ci stiamo organizzando in Associazione Temporanea di Impresa con le aziende più forti dell'Ato Costa, per valutare assieme a loro, nel rispetto delle leggi, sia una ridefinizione strategica dei principali impianti di smaltimento, discarica, compostaggio e termovalorizzazione,  sia le modalità di partecipazione alla gara per l'affidamento del gestore unico».

La situazione degli impianti a servizio della vostra attività

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