[21/10/2009] News
GROSSETO. In Calabria al largo di Cetraro la nave Mare Oceano andrà ad indagare sul relitto rinvenuto sulla base delle indicazioni del pentito di ‘ndrangheta Francesco Fonti e che potrebbe contenere nella stiva bidoni di rifiuti pericolosi e forse anche radioattivi. Venerdì, forse, sapremo qualche cosa di più su quel relitto. Il condizionale è d'obbligo perché le strumentazioni a bordo della Mare Oceano, una nave della Geolab di Napoli, non potranno dire niente sul contenuto dei bidoni, ma solo mettere a fuoco meglio di quanto sia stato fatto sino ad ora la loro presenza ed eventualmente avere ulteriori conferme del possibile sversamento di materiale da essi fuoriuscito sul sedimento marino.
Mente aspettiamo venerdì per sapere di più riguardo alla vicenda calabrese, la motonave Scialoja sta intanto indagando sui fondali toscani per dare o meno conferma alle dichiarazioni dello stesso pentito, secondo il quale anche questa sarebbe stata area di affondamenti, se non proprio di navi intere, di bidoni contenenti rifiuti di varia natura.
La motovedetta Scialoja dotata di strumentazione scientifica e usata in genere come nave scuola, coprirà un vasto areale marino: intanto di fronte alle coste di Livorno da Piombino sino verso lo Scolmatore a nord di Livorno poi arriverà anche all'Elba. Lavorerà con un sonar di bordo secondo uno schema di ricerca che ha una geometria particolare, in modo cioè da coprire al meglio il fondale marino entro una batimetria che va dai 200 ai 250 metri. Il sonar potrà quindi - se ci sono- individuare oggetti sommersi e laddove questi presentano un certo interesse, ovvero hanno dimensioni che possono rappresentare un fusto ad esempio, vengono segnalati.
In questi casi la Scialoja potrà passare anche più volte sopra il bersaglio, cioè l'oggetto individuato, così da avere scansioni da più direzioni. Questi punti saranno poi controllati attraverso l'uso del Rov, ovvero la telecamera in grado di fare riprese subacquee telecomandata da bordo.
Quindi se ci sono oggetti ritenuti significativi questi vengono prima geograficamente posizionati e poi fotografati con l'uso della telecamera. In un secondo tempo sarà quindi possibile effettuare su quei punti prelievi specifici, ma non potrà essere la Scialoja a farlo perché non è attrezzata in maniera adeguata per questo.