[21/10/2009] News toscana
CARRARA. «Su un tema cruciale come quello ambientale, quanto si sta facendo a Carrara è esemplare, sia sul piano dell'impegno tecnologico, sia a favore dell'occupazione, in particolare quella giovanile». Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha riassunto così le impressioni scaturite nel corso della visita a Carrara e Massa di stamani, dedicata a due nuove strutture ad alta tecnologia a favore dell'ambiente: i nuovi laboratori di analisi e controllo della Cooperativa Ambiente e l'impianto di trattamento per produzione di combustibile da rifiuti "Erre Erre".
Erre Erre è una società a capitale misto costituita nel 2003 da Cermec (Consorzio ecologia e risorse di Massa e Carrara) e Delea (partner privato). L'impianto visitato oggi dal presidente Martini verrà collaudato nei prossimi giorni ed entrerà a pieno regime entro pochi mesi. Sarà in grado di trattare 150mila tonnellate di rifiuti all'anno (60mila dalla provincia di Massa-Carrara, 90mila da altre zone), per giungere al prodotto finale, un combustibile utile a produrre energia a basso costo e basso impatto ambientale.
Cooperativa Ambiente agisce da 25 anni come una delle prime società di ingegneria ambientale nel nostro paese. Vi lavorano 121 addetti con una età media di 34 anni, ha fatturato nel 2008 11 milioni di euro con un incremento del 30 per cento rispetto all'anno precedente. Il nuovo laboratorio ha richiesto un investimento di oltre 3 milioni di euro, cui la Regione Toscana ha contribuito con 600mila euro.
Si tratta di un'intera palazzina dedicata alla ricerca con l'uso di strumenti d'avanguardia e un sistema informatico aggiornato che fa di questa cooperativa uno dei laboratori di punta in Italia. L'organico è composto da oltre 50 addetti; si tratta di laureat i in chimica, chimica industriale e farmaceutica, biologia e scienze naturali, insieme a project manager e tecnici di laboratorio.
«I valori di queste esperienze sono evidenti - ha aggiunto Martini -, rappresentano un segnale incoraggiante per la salvaguardia ambientale, che va costruita, attraverso uno sviluppo qualificato e sostenibile, su concreti investimenti in tecnologie avanzate, sul rapporto con il territorio e offrendo ai giovani di lavorare e valorizzare le proprie doti professionali».