[23/10/2009] News
PISA. Che per i parchi e le aree protette non tiri aria buona lo andiamo dicendo e ripetendo da tempo. Le cronache segnalano prevalentemente scaramucce, ritorni di fiamma localistici che fanno il paio con i silenzi e le sortite sovente balorde di un ministero che non ha una rotta ma sembra rotto a tutto. E le stesse regioni non sempre brillano al riguardo. Ma proprio per il perdurare di questa situazione meritano una maggiore attenzione e considerazione quelle iniziative e quegli impegni che fortunatamente in alcune regioni non solo non sono venuti meno ma registrano rilanci assolutamente significativi.
Avemmo modo, ad esempio, di segnalare qualche tempo fa l'approvazione da parte della regione Piemonte di una nuova legge regionale che sfoltiva la normativa di ben 150 provvedimenti accumulatisi negli anni. Questa sì è anche una semplificazione vera di cui i Calderoli vari generalmente cianciano. Che il ministro Fitto l'abbia subito impugnata per invasione di campo in materia di paesaggio non soltanto non ne diminuisce il valore ma ne conferma la serietà.
Anche in Emilia si sta lavorando per rilanciare un ruolo dei parchi e delle aree protette nell'ambito della programmazione regionale e di intese appenniniche con Toscana e Liguria dopo il buon esito di questa collaborazione.
Ma dove si è fatto davvero un salto di qualità nel giro di pochi anni è la Liguria che il 5 novembre a Genova terrà la sua terza conferenza regionale dei parchi liguri per fare con il presidente Burlando un bilancio del lavoro svolto e mettere a punto gli impegni del prossimo futuro. A questa esperienza che ha permesso di costruire un vero sistema regionale ossia una assoluta rarità sono dedicati sia una intervista di Claudio Burlando a Toscanaparchi appena uscita e un libro della Collana ETS sulle aree naturali protette che sarà presentato all'Acquario di Genova il 5 novembre da Maurizio Burlando direttore del Parco regionale del Beigua che ne è il curatore.
Il 13 novembre a Sarzana per iniziativa del Centro studi sulle aree protette fluviali di Montemarcello-Magra si tornerà a discuterne in un incontro nazionale che riguarderà in particolare oltre alle aree protette i bacini idrografici sulla cui importanza e attualità di questi tempi non c'è bisogno di insistere.
Dispiace che in questo momento non si possa dire altrettanto della Toscana perché la nostra regione appare ancora impantanata in una legge regionale di cui non sappiamo che fine ha fatto e soprattutto farà. Ho letto che Fragai si augura che il consiglio regionale approvi prima delle elezioni la legge sulle aziende locali ma di quella sui parchi non si fa parola.
Anche di questo avremo modo comunque di discutere a Pisa l'11 novembre in un incontro nazionale su ‘Sviluppo sostenibile e governo del territorio' promosso dalla Legautonomie.