[23/10/2009] News
GROSSETO. Inizia oggi, con la cerimonia d'inaugurazione a Palazzo Ducale cui parteciperà il premio Nobel 2008 per la Medicina Luc Montagnier, la settima edizione del Festival della Scienza di Genova. Il festival, in programma dal 23 ottobre al 1° novembre, sceglie quest'anno come tema centrale attorno al quale fa ruotare i momenti di divulgazione, riflessione e intrattenimento, il futuro. Un argomento che pare particolarmente significativo in questo periodo in cui si fanno i conti con questioni epocali, quali la crisi ecologica intrecciata con quella economica e alle quali si cerca di dare risposta.
Il futuro verrà esplorato e argomentato attraverso cinque percorsi che caratterizzano il programma, come si legge nella presentazione: "il futuro della tecnologia, alle prese con le grandi potenzialità della comunicazione; il futuro della vita, sospeso fra naturale e artificiale; il futuro dell'universo, aperto verso esplorazioni sempre più impegnative; il futuro della natura, che deve affrontare la sfida della sostenibilità; il futuro delle idee, quello da cui dipende l'idea di pianeta che consegneremo alle generazioni future."
Tante le domande che il festival pone alla scienza come elemento di sintesi tra la necessità di certezze e la capacità di astrazione, tra il radicamento con le origini e l'apertura all'altro anche se pone incognite, con la volontà «di superare la tradizionale contrapposizione tra cultura scientifica e umanistica, interpretando e raccontando la scienza con un approccio contemporaneo, grazie alle sperimentazione di format e linguaggi inediti».
Molte infatti, scorrendo il programma, le occasioni di contaminazione che si trovano tra linguaggi differenti, in cui si accosta lo scienziato al letterato, all'artista o all'uomo di spettacolo.
Molte le digressioni sul passato che ammiccano però al futuro, come l'evento d'inaugurazione e di chiusura che vedono il primo il Nobel per la medicina per la scoperta del virus responsabile dell'Aids, Luc Montaigner partecipare alla presentazione del documentario di Luca Giberti, Historie d'H che ha per tema la malattia simbolo del secolo scorso (e che tuttora miete vittime), così come la giornata di chiusura in cui un altro premio Nobel, questa volta per la letteratura, Dario Fo dialogherà su Galileo con il matematico Piergiorgio Odifreddi.
Nel percorso del futuro della natura il tema caldo sarà quello energetico, in cui sembra dominare la convinzione della necessità del ricorso alle energie rinnovabili quali driver per un futuro sostenibile ma in cui non si lascerà fuori comunque il tema della ricerca sulla fusione termonucleare, con aggiornamenti a partire dal progetto, al quale anche l'Italia partecipa, che sarà al centro di una conferenza .
Tema che viene proposto anche in un'altra conferenza, Energia e ambiente: i numeri che contano, nella cui presentazione si dice esplicitamente che «è sempre più evidente che si dovranno concepire modi diversi per produrre energia incluso il nucleare - la sola tecnologia oggi in grado di sostituire i combustibili fossili nella produzione di energia elettrica».
Due modi di porre la questione del futuro dell'energia che sembra quindi avere già risposte pronte: la necessità di rivolgersi ad un mix energetico che comprende anche il nucleare, pur non disdegnando le energie rinnovabili. Che assomigliano molto all'impostazione dell'azienda che ha sponsorizzate le due iniziative e che su entrambi i fronti è fortemente impegnata.