[23/10/2009] News toscana

Benvenuti nell'era dei gruppi di acquisto per il solare

LUCCA. Un Gruppo di acquisto solidale (Gas) prende forma quando cittadini e/o enti pubblici si uniscono in un consorzio, finalizzato all'acquisto di beni (alimentari e non) direttamente dal produttore. All'ovvio vantaggio economico e logistico di cui possono godere sia gli acquirenti sia il venditore si aggiunge, ed è questo che differenzia un gruppo di acquisto solidale da uno "comune", una impostazione che nella selezione degli acquisti da fare privilegia quelli caratterizzati da un maggiore effetto positivo in direzione della sostenibilità sociale ed ambientale.

A seconda delle tipologie di Gas in questione, ovviamente cambia anche il tipo di filiera che si instaura: ed ecco che si hanno Gas più improntati alla sostenibilità sociale (es. acquisti presso il circuito dell'equo e solidale) e altri finalizzati maggiormente al perseguimento della sostenibilità ambientale, ad esempio in direzione dell'instaurazione di una filiera corta o verso l'acquisto e l'utilizzo di strutture per le energie rinnovabili.

Della seconda tipologia fa parte il progetto che la Ciemmety energy (azienda toscana deputata all'installazione di impianti a Fer e alla fornitura di consulenza nel settore) sta intraprendendo, in direzione della creazione di un gruppo di acquisto solidale aperto anche alla partecipazione istituzionale e incentrato sulle energie rinnovabili, in particolare sul solare termico e fotovoltaico. Iniziativa analoga, anche se con minori connotazioni "etiche" e più incentrata sull'energia, sarà intrapresa dalla Eco-energia Futura, altra azienda locale del settore: secondo il responsabile Giuseppe Petrini "il progetto è già pronto, e partirà a inizio 2010: si tratta di una forma di "azionariato popolare" finalizzato alla realizzazione di un campo fotovoltaico per 70 kw di potenza installata, che sarà messo in opera a Marlia (Lu)".

Nell'ambito della 3-giorni "Sostenibilità del vivere, abitare, produrre, commerciare e consumare", in corso a Lucca (palazzo Ducale - piazza Napoleone), che avrà luogo fino a domenica 25, abbiamo incontrato Elisa Pagni della Ciemmety, con cui abbiamo approfondito la questione.

Dottoressa Pagni, quando è nata l'idea per l'iniziativa? A chi è rivolta?

«E' nata la scorsa primavera, all'interno degli "European solar days" che si sono svolti all'interno dell'oasi Lipu presso il lago di Massaciuccoli. Lì abbiamo attivato i primi contatti con cittadini e istituzioni: ora stiamo cercando di estendere l'iniziativa sul territorio toscano, e in regioni come Lazio, Liguria, Emilia-Romagna.

L'iniziativa è finalizzata soprattutto alla collaborazione con gli enti pubblici, poiché riteniamo che sia il Pubblico (e in primo luogo i comuni) la prima figura che deve dare sia l'esempio, sia soprattutto tutte le informazioni ai cittadini riguardo alle nuove pratiche di sostenibilità. Poi, naturalmente, se i cittadini vogliono partecipare o creare un nuovo Gas per l'energia solare, sono i benvenuti, anche perchè spesso è proprio la partecipazione "dal basso" ad essere più efficace».

Il progetto è già attivo?

«Per ora, in Toscana, no. Avevamo iniziato un percorso col comune di Massarosa, ma la cosa si è fermata per vari problemi che sono sorti, non ultimo il fatto che l'amministrazione è cambiata alle scorse elezioni. E' invece in procinto di partire, nel prossimo mese di novembre, un progetto con il comune di Sezze (Viterbo) che prevede una normale attività di consulenza per l'azienda, cui si aggiungerà la creazione di un Gas locale. Inoltre, con l'associazione Comuni virtuosi stiamo studiando un progetto per la creazione di gruppi di acquisto e per altre iniziative, e contemporaneamente puntiamo a sviluppare una collaborazione con Banca Etica per i finanziamenti (oltre agli istituti con cui già operiamo), visto che la nostra logica operativa è improntata ad una "etica di marketing"».

La vostra azienda detiene l'esclusiva per la provincia di Lucca riguardo all'installazione delle cosiddette "tegole fotovoltaiche". La tecnologia in questione è piuttosto recente (la presentazione delle tegole è avvenuta, per quanto attiene alla regione Toscana, solo nella scorsa primavera), ma le prospettive di sviluppo sono molto ampie, poiché (come sosteneva anche ieri su greenreport l'assessore regionale all'Ambiente, Bramerini) le tegole fotovoltaiche potrebbero rappresentare davvero il "cavallo di troia" per superare i problemi di compatibilità del solare nei centri storici e nelle aree di pregio paesaggistico. Come sta andando la commercializzazione delle tegole? Quali i vantaggi associati al loro utilizzo (oltre a quelli citati) e quali le criticità?

«Finora, in poco tempo, abbiamo riscontrato un interesse elevatissimo. Tra l'altro va ricordato che le tegole fv permettono anche di migliorare l'efficienza energetica dell'abitazione su cui sono installate, cioè hanno un effetto isolante maggiore delle tegole tradizionali, e questo vale anche per quanto riguarda l'isolamento acustico. Grazie a questo effetto isolante esse possono permettere al cittadino che le installa di accedere sia (pienamente) agli incentivi del Conto energia, ma anche (in parte) agli sgravi fiscali per la riqualificazione energetica.

Le criticità sono rappresentate dalla superficie richiesta: per installare 1 kw sono necessari 18 mq di tegole, mentre con i pannelli tradizionali è sufficiente la metà della superficie, cioè circa 9 mq. E il costo, a parità di energia prodotta, è superiore del 30% ai pannelli tradizionali».

Riguardo al rendimento energetico?

«Il rendimento in sè è lo stesso dei pannelli fotovoltaici, ma serve appunto una superficie maggiore per l'installazione per ottenere la stessa potenza. E' invece migliore la resistenza delle tegole fotovoltaiche agli agenti atmosferici, sia rispetto alle tegole tradizionali, sia rispetto ai pannelli fotovoltaici stessi».

La tecnologia può essere effettivamente usata nei centri storici?

«Si, almeno per quanto riguarda il comune di Lucca non ci sono stati problemi».

 

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