[27/10/2009] News toscana
LIVORNO. Certezza sui tempi e sulle risorse, garanzie per i servizi sanitari e per la realizzazione delle infrastrutture necessarie all'opera. Le chiede Filippo La Marca, presidente del Tribunale dei diritti del malato che interviene sul progetto del nuovo ospedale, struttura che sarà realizzata nell'area di Montenero basso tra l'istituto Pascoli e Villa Serena. «Dubitiamo fortemente che Comune e Asl riescano a rispettare i tempi previsti, circa 6 anni - ha spiegato La Marca. C'è piuttosto da pensare che i livornesi di anni ne debbano aspettare almeno una quindicina». Una previsione delle più pessimistiche che troverebbe riscontro nei ritardi accumulati per la costruzione delle residenze sanitarie assistite di Coteto e della Bastia.
Nessuna pregiudiziale sull'idea di un nuovo ospedale, questo no, La Marca ci tiene a precisarlo. In città, secondo lui, c'è la necessità di un ripensamento dei servizi sanitari, ma questo non giustifica la scelta del Comune. «La società cambia e con essa dovrebbero cambiare anche i servizi, questo lo sappiamo e siamo coscienti che l'attuale ospedale per come è strutturato non risponde alle nuove esigenze - spiega La Marca - Una nuova struttura più moderna e vicina alle necessità del malato era prevista ma si doveva lavorare sugli edifici di via Alfieri dove c'era la possibilità di creare un monoblocco senza intralciare i lavori dei reparti non interessati alla ristrutturazione».
E invece l'idea dell'amministrazione è un'altra: meglio spostarsi fuori città e ripartire da zero, a costo di rivoluzionare in parte anche la viabilità dell'area interessata con l'ipotesi quanto meno azzardata di un ponte che da Antignano scavalchi prima la ferrovia e poi l'aurelia per giungere nelle aree destinate a parcheggi per il nuovo ospedale).
Secondo La Marca le criticità del progetto però sono molte, a partire dalle capacità di lavorare insieme di Comune e Asl che in 6 anni dovrebbero dare il via alla struttura di Montenero (due grandi parcheggi per 1.600 auto, quasi cinquecento posti letto, un auditorium e un forte impulso alle energie rinnovabili a partire dall'energia geotermica a bassa entalpia).
«Un' opera di tale portata, sia per quanto riguarda la costruzione del monoblocco sia per la costruzione delle strade e delle infrastrutture - spiega La Marca - richiede una buona collaborazione e una coordinazione tra i due enti molto difficile da mettere in atto».
Tutto da decifrare, sempre secondo La Marca, l'aspetto legato alle risorse e ai mezzi per il reperimento di cifra ingente. Una prima stima parla di 250 milioni di euro, una parte dei quali arriveranno dalla Regione Toscana, mentre un'altra dal Comune e Asl. Le incertezze però, al momento, sembrano molte.
«In questa fase le certezza sul reperimento di fondi non sono sufficienti a farci stare tranquilli. Chiediamo garanzie perché ancora nessuno ha spiegato come verranno trovati tutti i soldi e soprattutto nessuno ha detto se saranno sufficienti per completare l'opera - continua La Marca - Il rischio per la città è di trovarsi con un ospedale sempre più vecchio e con il progetto di uno nuovo che forse vedremo tra 15 anni, e tutto questo a scapito di una popolazione che invecchia e che ha bisogno di un incremento dei servizi sanitari».