[28/10/2009] News toscana
FIRENZE. Settanta aree estrattive tra in attività, in esaurimento e di nuova previsione. Centoottantotto cave dismesse, di cui venti potenzialmente recuperabili ai fini del ripristino ambientale, con parziale commercializzazione del materiale estratto (fino a un massimo del 30 per cento). Questi i numeri che emergono dal "Piano delle attività estrattive di recupero delle aree escavate e riutilizzo dei residui recuperabili"(Paerp) della provincia di Grosseto approvato dal Consiglio.
Come si intuisce questo tipo di pianificazione settoriale, è estremamente importante sia per la regolamentazione dell'estrazione e movimentazione dei materiali, sia per il recupero di parti del territorio da restituire alla collettività.
«Stiamo per consegnare al territorio - ha dichiarato il vicepresidente della provincia Marco Sabatini - uno strumento di pianificazione di durata decennale particolarmente importante dal punto di vista ambientale e dello sviluppo economico. Quello dell'attività estrattiva, infatti, è uno dei settori strategici dell'economia locale, che occupa in provincia di Grosseto 491 addetti, di cui 357 diretti e 134 dell'indotto. In un momento di crisi come questo è importante supportare il comparto, fornendo anche un quadro puntuale sullo sviluppo futuro».
Il Piano prende in considerazione due tipologie di materiali: da un lato quelli destinati a usi industriali, costruzioni e opere civili, dall'altro materiali ornamentali. In base a quanto dichiarato dall'amministrazione provinciale, il Piano dovrebbe essere "dinamico" poiché soggetto ad un monitoraggio biennale, che permetterà di valutarne gli effetti e l'andamento dei risultati, auspichiamo non solo dal punto di vista economico ma anche della sostenibilità ambientale, dato che in nome della forte richiesta del mercato, si sono compiuti sul territorio nazionale, con le stesse attività estrattive, numerosi scempi ambientali.
«Ringrazio l'ex assessore Farnetani e i tecnici della provincia per l'egregio lavoro svolto - ha continuato Sabatini - questo Piano, infatti è il frutto di una serie di studi, approfondimenti e di un complesso percorso di valutazioni ambientali, urbanistiche, infrastrutturali e socio-economiche che la provincia ha portato avanti negli anni ricercando la massima partecipazione dei diversi livelli istituzionali. La dimostrazione del buon lavoro svolto è rappresentata dal fatto che sono pervenute alla provincia solo 16 osservazioni».
In effetti il Piano Cave in tutte le sue fasi, dall'adozione all'approvazione ed anche nei passaggi in Commissione, ha ottenuto approvazioni all'unanimità. «Il Paerp è stato sottoposto a Valutazione ambientale strategica. Risponde appieno ai fabbisogni di un settore importante per la nostra economia e allo stesso tempo rappresenta una importante garanzia per la tutela dell'ambiente e delle risorse presenti nel territorio» ha rassicurato concludendo il vicepresidente della provincia.