[29/10/2009] News toscana

Non facciamo di tutta l'urbanistica toscana un fascio

LIVORNO. Le osservazioni formulate nell'articolo "Quadra e i nodi irrisolti dell'urbanistica in Toscana" non sono senza fondamento. Però la vicenda fiorentina di "Quadra" è una cosa, le varie problematiche, anche di intelligibilità, degli strumenti urbanistici un'altra; le previsioni di alcuni piani urbanistici comunali un'altra ancora.

Non è utile mettere tutto nello stesso "cesto", anche se culturalmente possono esserci punti di contatto.

E' vero, la filiera della pianificazione e della cooperazione istituzionale sembra funzionale a rendere difficile lettura e comprensione dei contenuti dei vari strumenti e atti di governo. E' vero ci possono essere deresponsabilizzazione o semplificazione che conducono anche ala proliferazione di interventi anche"invasivi".

D'altra parte la confusione tra valutazione integrata (quella della LRT.1/05) e VAS del Dlgs 152/2006 sembra uno specchio fedele di questa realtà e funzionale ad evitare una indispensabile reale misurazione delle risorse disponibili e degli impatti.

Ancora, il depotenziamento progressivo dei Piani territoriali di coordinamento (Ptc) provinciali e la contestuale scelta di evitare la parametrazione delle previsioni degli strumenti urbanistici quando i Ptc, anche solo come "quadri conoscitivi" e misuratori delle risorse e dello stato del territorio (ambiente, società, economia), potevano essere utili riferimenti per capire, valutare, ammettere o escludere interventi.

Ma vale anche una riflessione più ampia. Se sono comprensibili generalizzate reazioni volte a limitare i danni, se si vuole evitare di finire in un cul de sac, ovvero in uno scontro ideologico, in sterili contrapposizioni, occorre che le istituzioni e i partiti siano capaci di riaprire le porte al dialogo e ad confronto serio e anche duro senza classificare gli interlocutori solo in pro (generalmente silenziosi) e contro (magari anche se solo portatori di una esigenza di approfondimento o riflessione); che sia superata la tendenza all'unilateralismo che spesso caratterizza singoli, associazioni comitati, etc.

 

Torna all'archivio