
[29/10/2009] News toscana
LIVORNO. In un Paese dove ogni segmento del ciclo integrato dei rifiuti fosse svolto in modo ottimale, di certe strumentazioni quasi se ne potrebbe fare a meno. Nell'interregno, speriamo breve, che divide invece l'Italia dall'orizzonte prima espletato, avere una nuova tecnologia in grado di evidenziare con precisione le aree su cui sono stati depositati di recente materiali sparsi come rottami, manufatti e rifiuti in generale abbandonati, oppure scavi e movimenti terra o coperture in amianto, può rilevarsi piuttosto utile.
Il progetto peraltro è tutto toscano e ha ottenuto il secondo posto nella recente "Start cup" svoltasi presso la Scuola Sant'Anna, dove lo spin off universitario "Datageo Srl" ha acquisito il diritto a partecipare alla fase finale del Premio Nazionale Innovazione (www.pni.it) indetto da Vodafone e in programma a Perugia il 4 dicembre con un premio in palio di 60mila euro. L'idea di "Datageo" scaturisce dal professor Pietro Armienti, ordinario di Petrologia, e di Alberto Tricoli, libero professionista nel settore ICT (Information, Communication, Technology)
La novità principale del progetto è Dardos Control, il software di elaborazione cartografica che utilizza tecniche innovative di filtraggio di immagini satellitari e/o aeree ad alta risoluzione, mettendo come detto in risalto le discariche e quindi in grado di trovare facilmente quelle abusive, ma anche identificare aree di frane.
«La caratteristica che rende unica la mappatura effettuata con Dardos Control - spiega Armienti - consiste nella logica di filtraggio e di elaborazione adottata, in quanto non utilizza gli spettri di emissione e quindi non comporta l'elaborazione di segnali associati a specifici inquinanti ma rileva la tessitura caratteristica di depositi, scavi e manufatti in una immagine telerilevata da aereo o da satellite. L'approccio attualmente prevalente, invece, implica un'elaborazione di segnali molto deboli, con riprese che integrano lunghe e costose serie temporali di immagini per cui il costo finale della mappatura è molto alto». Dardos Control, insomma, rileva la disposizione relativa degli oggetti nell'immagine, «ispirandosi al funzionamento di uno strumento noto come il petrografo», aggiunge Armienti.
L'attività di "Datageo" partirà a gennaio con l'obiettivo di stringere contatti con amministrazioni pubbliche e imprese interessate al controllo ed alla bonifica delle discariche, all'identificazione di aree in frana e delle caratteristiche tessiturali di manufatti e murature.
Senza nulla togliere al progetto, in generale non ci si può esimere da fare un'altra amara considerazione: una volta trovati questi rifiuti non si sarà risolto un granché se non ci saranno impianti ad hoc che possano trattarli e/o smaltirli. Pensiamo all'amianto che non si riesce a mettere da nessuna parte in Toscana (e si è costretti nei migliori dei casi a spedirlo fuori regione e fuori nazione) nonostante ce ne sia a tonnellate e che si sappia benissimo e da anni e senza bisogno di chissà quali tecnologie avanzate dove si trovi... Non solo, si fanno le mappature ma poi non ci sono i soldi per le bonifiche e quelli che si racimolano si danno (anche giustamente da un certo punto di vista) alle famiglie dei morti per mesiotelioma.
Ma se non si bonifica ci saranno solo altri morti e altri pianti e altri risarcimenti.