[29/10/2009] News toscana

Il revival della mobilità privata va in scena a Firenze

FIRENZE. «Si può dare di più, e i parcometri lo danno: i parcometri sono punti vendita instancabili e innovativi, aperti 24 ore su 24. Sono gentili e affezionati: i titoli di viaggio distribuiti da loro regalano 10 min extra. Sono più di 500 e sorridono sempre». Sono, queste parole inneggianti all'amore verso i parcometri (che a Firenze distribuiscono anche i biglietti del bus), contenute nella parte conclusiva della brochure che Ataf e il comune di Firenze hanno distribuito ai cittadini del capoluogo in occasione della pedonalizzazione del duomo.

Insomma, i parcometri "sorridevano"? Bene, ora non sorridono più, perché (ad una distanza di soli 7 giorni dalla distribuzione della brochure), il sindaco Renzi ha annunciato la prossima "morte" dei parcometri in gran parte della città. Il breve lasso di tempo che separa queste due iniziative evidenzia anzitutto come, a Firenze, l'azione "innovatrice" dell'amministrazione stia diventando frenetica (e questo può essere sia bene che un male), ma evidenzia anche una certa improvvisazione con cui questa azione è condotta. E' infatti bizzarro leggere su un volantino stampato a dir tanto 15 giorni fa una dichiarazione d'amore verso l'utilità dei parcometri, per poi sentirsi dire dalla stessa amministrazione che essi saranno messi da parte.

Insomma, si ha l'impressione che, nell'ambito comunicativo/informativo della gestione della Cosa pubblica nel capoluogo, ancora molti ingranaggi siano da oliare, sia riguardo alla coerenza dell'informazione diretta alla cittadinanza, sia all'interno dell'amministrazione stessa.

Ma non è certo questo il punto. Ben più significativa è la nuova rotta che, secondo gli annunci, il sindaco Renzi intende percorrere nella gestione della sosta controllata a Firenze. La novità è che da gennaio sulle strade della città i colori disegnati sull'asfalto per la sosta non saranno più due come ora (strisce bianche solo residenti in zona, strisce blu gratis per i residenti in zona, e a pagamento - 1 euro l'ora, in alcuni casi 1,5 - per tutti gli altri), ma diventeranno quattro: si avranno quindi, nei circa 80.000 posti auto per la sosta di superficie presenti in città, quattro colori: il rosa (gratuiti, donne in gravidanza o con bambini fino a due anni, circa 2000 posti nelle previsioni), il viola (posti "vip", circa 5000, che ad un costo di - sembra - 1200 euro l'anno potranno essere dati in concessione al benestante di turno, e vedremo se questa misura visibilmente discriminatoria, e potenziale fonte di enormi conflitti di vicinato, sarà effettivamente adottata), il blu (45.000 posti gratuiti per residenti, ma che potranno essere occupati da chiunque acquisti l'abbonamento mensile che nelle previsioni costerebbe 40-50 euro), e infine il bianco (25.000 posti - le stime citate sono riprese da "La Repubblica"), dove la sosta sarà libera.

Concentriamoci ora sui posti blu e bianchi: nei primi, l'automobilista fiorentino non residente in zona o un qualsiasi "forestiero", che ad ora devono pagare 1-1,5 euro l'ora, potranno parcheggiare al costo di 40-50 euro mensili. E, se consideriamo che l'abbonamento ordinario Ataf costa mensilmente 34 euro, si capisce che viene così a decadere, da questo punto di vista, ogni possibilità di usare la leva finanziaria per convincere la cittadinanza a lasciare il mezzo privato a casa.

Ma se consideriamo che ad ora, a Firenze, la sosta gratuita è possibile solo nelle zone ultra-periferiche non disciplinate dalla Zcs, e che da gennaio saranno invece disponibili ben 25.000 posti gratuiti, il giudizio sulla demolizione in atto del sistema disincentivante per il mezzo privato che era stato messo in opera dalla precedente amministrazione diventa ancora più pesante.

E aggiungiamo, a questa considerazione, il fatto che la Zcs diminuirà di estensione in periferia, e che il numero di settori che la compongono sarà ridotto da 14 a 5: ciò significa una ulteriore facilitazione per il "nomadismo" automobilistico tra i vari quartieri. E meccanismo analogo varrà per la Ztl centrale, dove i settori saranno ridotti da 5 a 2.

E' evidente, ed è il sindaco stesso ad affermarlo (nelle pagine del suo sito parla infatti di «significativa semplificazione della disciplina della sosta decisa dall'Amministrazione comunale») che la volontà è quella di facilitare l'uso dell'auto per i fiorentini.

La situazione che si prospetta è quindi questa: mentre la precedente amministrazione - pur con mille inciampi - aveva compiuto scelte sì impopolari (la realizzazione della tramvia, i cui cantieri hanno ostacolato e ostacolano la circolazione in punti fondamentali del tessuto cittadino, e la creazione della Zcs a pagamento) ma fondamentali per il perseguimento di una mobilità sostenibile, già dopo 5 mesi di governo della città la nuova amministrazione ha ribaltato tutto, scegliendo la strada esattamente opposta:

- il meccanismo disincentivante per l'uso dell'auto, e cioè la sosta a pagamento, viene vanificato dall'introduzione di un abbonamento che costa 4 soldi più di un abbonamento Ataf e dalla creazione di 25.000 posti gratuiti per tutti. Inoltre sarà più facile parcheggiare gratuitamente lontano da casa, pur restando nello stesso settore Zcs di competenza.

- alla tramvia (e al tpl su gomma) si tagliano le gambe eliminando il passaggio al duomo, misura che come detto mille volte ha tanti vantaggi, ma anche criticità per la funzionalità (e per la sostenibilità economica) del servizio pubblico, checché ne dicano i rassicuranti comunicati dell'azienda dei trasporti. E i progetti di modifica dei tracciati delle due linee ancora da realizzare (la 2 e la 3), progetti pur caratterizzati da punti di forza, comporteranno ulteriori anni di ritardo nella realizzazione completa dell'opera.

- gli ausiliari del controllo sosta sono stati messi da parte, col risultato di una sostanziale anarchia del controllo che, oltre ad essere iniqua nei confronti di chicontinua a pagare, ha portato a un buco nel bilancio comunale stimato in 5,2 milioni di euro a fine anno, e che già ha comportato tagli alle spese culturali e sociali.

- infine, anche se è improbabile che condurrà a qualcosa di concreto, si è ricominciato a parlare del progetto (ipotizzato nel piano strutturale, ma messo da parte da anni) per la circonvallazione stradale nord, cioè per un percorso (completamente?) sotterraneo da Campo di Marte a Careggi.

Insomma, sopra Firenze si addensano nubi scure, per quanto riguarda il futuro della mobilità sostenibile: tutto il mondo, tutta Italia si stanno muovendo in direzione del sostegno al mezzo pubblico e alla penalizzazione della mobilità privata? Ecco che Firenze va in direzione opposta, ritornando a un passato fatto di anarchia, "auto-centrismo" e parcheggi gratuiti che sembrava ormai morto e sepolto. Alla faccia dell'innovazione.

 

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