[12/11/2009] News
FIRENZE. I finanziamenti messi a disposizione dall'Unione europea per la tutela della biodiversità sono pochi e quei pochi non sono sfruttati adeguatamente dagli Stati membri. Questo quanto emerge dal rapporto pubblicato da BirdLife International, la rete di associazioni di cui fa parte anche la Lipu che è partner per l'Italia.
Il report è basato su casi di studio afferenti a diverse regioni europee, in rappresentanza di un terzo dell'intero network di aree protette interessate dalle Direttive comunitarie.
«Secondo quanto riportato nello studio- spiegano dalla Lipu- mancano a tutt'oggi in Paesi come Austria, Finlandia, Olanda e Spagna dal 45% al 90% dei fondi necessari per una corretta tutela della biodiversità nei siti di Rete Natura 2000, la rete di protezione della biodiversità dell'Unione europea. In Italia la situazione non è migliore: solo quattro Regioni, nell'ambito dei Psr (Piani di sviluppo rurale) del 2009, hanno attivato le "indennità Natura 2000", utili per indennizzare gli agricoltori dei mancati redditi e costi aggiuntivi derivanti dall'applicazione delle misure di conservazione nei siti di Rete Natura 2000». BirdLife International, chiede maggiore impegno nell'integrazione degli obiettivi di conservazione della biodiversità nei fondi europei e un' "etichettatura" dell'utilizzo dei fondi che possa portare più trasparenza e una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse.
«Gli Stati membri della Ue non sfruttano i fondi europei disponibili a loro disposizione - ha sottolineato Zoltan Waliczky, responsabile delle politiche sulla Biodiversità della Rspb (BirdLife nel Regno Unito) - L'inclusione degli obiettivi di conservazione della natura nei vari fondi europei, la cosiddetta "integration option" non funziona in modo corretto. Perché ciò accada, occorre che maggiori somme di denaro vengano destinate e vincolate, in ognuno dei fondi europei, a esser spese per la conservazione della natura. Questo è l'approccio adottato dai fondi dei LIFE+ ed è l'unico approccio a funzionare per la natura Ma il solo finanziamento LIFE + è di gran lunga troppo limitato per coprire tutte le esigenze di conservazione» ha concluso Waliczky.
Tra l'altro un nuovo studio del Teeb (The economics of ecosystem and biodiversity), preparato da un team di esperti guidato da Pavan Sukhdev, sottolinea i vantaggi paesaggistici e ambientali ma anche economici di mantenere e rilanciare sistemi ecologici che forniscono benefici e servizi all'umanità.