[13/11/2009] News
LIVORNO. Secondo un rapporto del Global Construction Perspectives e di Oxford Economics, la Cina è destinata a sorpassare gli Stati Uniti e a diventare il più grande mercato immobiliare del mondo entro il 2018. Il rapporto "Global Construction 2020" prevede che «Entro 10 anni, il valore di mercato delle costruzioni raggiungerà i 12,4 trilioni di dollari, rappresentando il 19,1% del mercato mondiale».
Il rapporto é stato presentato a Londra da Mike Betts di Global Construction Perspectives che ha detto che «Lo slancio dell'industria edilizia della Cina sembra irresistibile. Il mercato edilizio in Cina è già enorme e circa il doppio delle dimensioni di quello del Giappone. Gli Stati Uniti hanno occupato il primo posto per diverso tempo ma, malgrado ala previsione di una forte crescita nei prossimi 10 anni, la Cina diventerà il più grande mercato edile entro il 2018».
Cifre che fanno certamente sognare le nostre imprese del cemento che piangono per l'attuale crisi e il fallimento dei Piani Casa, sia quelli del "liberi tutti" che quelli "parsimoniosi".
Ma probabilmente il nuovo boom edilizio più che la vecchia Europa che non fa figli riguarderà i Paesi emergenti e quelli affollati e poveri, dove comunque la globalizzazione ha fatto emergere una classe di ricchi che investirà pesantemente sul mattone, riproducendo nei Paesi in via di sviluppo il meccanismo della rendita immobiliare e gonfiando altre bolle pronte a scoppiare fragorosamente. Secondo il rapporto: «I Paesi emergenti stanno rapidamente superando i Paesi sviluppati nel settore delle costruzioni. Nel 2020, i 10 mercati più performanti si troveranno tutti nelle economie emergenti. La Polonia sarà il solo Paese a figurare su questa lista».
"Global Construction 2020" spiega che tra il 2009 e il 2020 solo la Nigeria e l'India beneficeranno di tassi di crescita dell'edilizia più elevati di quelli cinesi, ma nonostante il boom indiano, alla fine del prossimo decennio il mercato immobiliare cinese sarà tre o quattro volte più grande di quello dell'India. Anche il Brasile avrà il suo boom edilizio.
Quasi tutti I Paesi emergenti si preparano a costruire un mare di case ed anche la "bassa" crescita di alloggi cinese (rispetto al dilagare del cemento degli ultimi 30 anni) porterà comunque a raddoppiare il suo tasso entro il 2018.
Attualmente il valore del mercato edilizio mondiale raggiunge i 7,5 trilioni di dollari, il 13,4% del Pil planetario; nel 2020 crescerà fino a 12,7 trilioni di dollari, con una crescita de 70%, ma arriverà "solo" al 14,6% del Pil mondiale.
Il cemento dilagherà nei mercati emergenti (spesso in Paesi fragilissimi dal punto di vista ambientale, geologico ed idrogeologico e con una pianificazione urbanistica spesso inesistente...), le costruzioni aumenteranno del 128% entro il 2020, contro il 18% nei Pesi sviluppati. Entro il 2020, gli alloggi rappresenteranno il 40% del mercato mondiale delle costruzioni, per un valore totale di 5,1 trilioni di dollari.