[17/11/2009] News
LIVORNO. Il Venezuela teme la comparsa nelle sue isole e coste del mar dei Caraibi del pesce scorpione (Pterois volitans): «Un predatore vorace e molto fecondo, che si riproduce durante tutto l'anno, e che si rifugia nelle barriere coralline e là cerca le sue prede, specialmente giovani di invertebrati, aragoste e pesci - spiega Juan Posada, un biologo dell'università Simón Bolívar di Caracas - Il pesce scorpione misura circa 45 centimetri ed ha il corpo irto di spine velenose con le quali attacca. E' originario dell'oceano Pacifico, dove ha predatori naturali come squali ed alcuni pesci con la bocca grande. Nei Caraibi questi predatori sono inesistenti».
La diffusione del pesce scorpione nei Caraibi è stata causata dall'uragano Andrew che nel 1992 colpì le coste della Florida provocando la fuga da un acquario di 6 esemplari di Pterois volitans, nel 2004 questi pesci erano già presenti nelle acque delle Bahamas. Nel 2007 i pesci scorpione sono stati segnalati a Cuba e nelle Turks y Caicos, nel 2008 avevano raggiunto la Repubblica Dominicana, le Isole Cayman, Jamaica, Santa Cruz, Haití, Puerto Rico, Belize e Colombia. Quest'anno sono arrivati rapporti sull'arrivo di questi pesci in Messico, Costarica, Panama, Honduras e Aruba. Ad ottobre erano già a Bonaire, ad un passo dalle coste del Venezuela.
«Pensiamo di poterli vedere arrivare in qualsiasi momento a Morrocoy o nelle Los Roques - dice Posada - Tutti e due questi parchi nazionali sono molti esposti verso il Mar dei Caraibi, nel quale ci sono rapporti della presenza di questo animale marino. Per il momento non abbiamo riportato la presenza di esemplari di questa specie nelle acque venezuelane, però abbiamo già inviato informazioni agli operatori dei diving centers di Morrocoy e Los Roques, dove pensiamo che questo pesce possa arrivare in qualsiasi momento, se non lo ha già fatto. Li abbiamo avvertiti sui rischi che qualche subacqueo o turista tocchino questo pesce, inoltre gli abbiamo chiesto che se riescono a vedere qualche esemplare prendano i dati delle coordinate del sito dove lo hanno avvistato e che avvisino rapidamente le autorità per prendere le misure necessarie. E' difficile contrastare l'arrivo del pesce scorpione in Venezuela». ». Chiunque avvisti un esemplare di questo pesce deve comunicarlo alla Oficina Nacional de Diversidad Biológica del Ministerio del Ambiente o segnalarlo alla Fundación Científica Los Roques, al Museo Marino, all'università Simón Bolívar o alla Fundación La Salle.
Secondo il biologo però esistono mezzi per mitigare gli effetti dell'introduzione di questa specie "aliena": «Subacquei e pescatori volontari con reti speciali possono catturarlo e rimuoverlo dalle barriere coralline, dove tende a nascondersi per cacciare, Con un avvertimento: le punture delle sue spine velenose non sono mortali, anche se sono molto dolorose.