[25/11/2009] News
FIRENZE. La Russia con i suoi 145 milioni di abitanti (di cui il 73% vive nelle città) è il Paese più grande del mondo ed ha risorse idriche molto elevate. In effetti il suo Indice di Povertà Idrica (indicatore che tiene conto di vari fattori come disponibilità, accesso,utilizzo, stress ambientali in relazione all'acqua e anche del Pil) si attesta su valori medio-alti: 63/100 contro ad esempio i 61 dell'Italia. Eppure il governo del Paese riconosce una criticità che deve essere superata e si appresta a ricostruire il suo sistema idrico nei prossimi dieci anni.
La notizia è stata data dal vicepremier Aleksandr Zhukov durante l'intervento al forum internazionale "Acqua Pulita" che si sta tenendo a Mosca. «La Russia ospita non a caso questo forum, i problemi dell'utilizzo delle risorse idriche e della depurazione dell'acqua interessano molto da vicino il nostro paese. Da noi i due terzi della popolazione hanno accesso all'acqua pulita, mentre undici milioni di russi utilizzano per bere acqua non potabile. Così non si può andare avanti, e il governo russo si sta occupando molto attivamente di questo problema».
Poi il vicepremier ha specificato le maggiori criticità: «nonostante le enormi riserve di acqua dolce potabile, le maggiori al mondo, la situazione degli approvvigionamenti di acqua potabile nella Federazione russa non è buona: l'acqua non è di buona qualità e il sistema di distribuzione non è efficiente. A Mosca e San Pietroburgo in particolare la qualità dell'acqua è decisamente cattiva, e nella capitale la popolazione usa di regola dei filtri applicati ai rubinetti».
Zhukov ha poi informato che qualche passo in avanti verso la soluzione del problema è stato compiuto lo scorso agosto con l'adozione di una "strategia dell'acqua" per la Russia fino al 2020. «Si tratta di un documento estremamente importante che serve da base per la ricostruzione e lo sviluppo dell'intero sistema idrico del nostro paese».
Ma anche in Russia le risorse economiche non abbondano e quindi il vicepremier, confermando la nuova mentalità più aperta al mercato, ha invitato le società private estere a investire nel rinnovo e ammodernamento del sistema idrico russo. Nella nuova Russia dove il divario tra ricchi e poveri è sempre più accentuato anche l'acqua quindi può rappresentare una fonte di arricchimento e merce di scambio. Pare pensarla così il sindaco di Mosca, Iuri Luzhkov, che ha sottolineato come la Russia possieda il 24% delle riserve mondiali di acque, una cui parte considerevole potrebbe anche essere venduta alle repubbliche dell'Asia centrale.
Pone invece l'accento sugli effetti sociali che potrebbe avere l'attuazione del programma di Governo sulle risorse idriche, il presidente della Duma (Camera bassa del parlamento) Boris Gryzlov, secondo il quale la durata media della vita dei russi potrebbe allungarsi di 5-7 anni in condizioni di accesso e qualità idriche migliorate. Gryzlov vorrebbe una Russia protagonista su questo tema e a tal riguardo ha proposto la creazione di una Agenzia internazionale dell'Onu sui problemi delle risorse idriche che abbia la sua sede centrale in Russia.