[01/12/2009] News

Lenticchie e sms per salvare pernici bianche e berte dall’estinzione

LIVORNO. La Lipu-BirdLife Italia ha lanciato la campagna "Salviamogli le penne, salviamoci le penne" per salvare cinque specie di uccelli: la Pernice bianca; il Capovaccaio, di cui rimangono solo 7 coppie nell'Italia meridionale; il tarabuso, 50 coppie in Italia; la gallina prataiola, 750 coppie che sopravvivono solo in Sardegna; la berta maggiore. Specie che rischiano l'estinzione o gravi problemi a causa dell'agricoltura intensiva, dello sfruttamento eccessivo dei mari, della bonifica delle zone umide, dei cambiamenti climatici.

Secondo uno studio della Lipu del quale Greenreport aveva già parlato qualche mese fa, e che oggi riprende anche il Corriere della Sera, sarebbero in cattivo stato di conservazione ben 44 specie di avifauna sulle 88 nidificanti in Italia  e protette dalla Direttiva "Uccelli" dell'Ue. «in pratica una su due, stanno male e necessitano di interventi urgenti di tutela».

La specie simbolo scelta per questa campagna natalizia a ridosso di Copenhagen non poteva essere che la pernice bianca: «I cambiamenti climatici in atto sull'intero arco alpino minacciano l'habitat e la sopravvivenza della Pernice bianca, specie simbolo della nostra montagna - spiega la Lipu - oggi ne rimangono in Italia soltanto 5mila coppie, in forte e costante diminuzione in un vasto ambiente, quello alpino, che ha già subito un rialzo delle temperature pari a due gradi». Le ultime pernici bianche italiane vivono tra Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino e Friuli Venezia Giulia e la Lipu sostiene che «I cambiamenti climatici e il conseguente riscaldamento causano uno spostamento dell'area di riproduzione della Pernice bianca verso quote più elevate (attualmente la specie vive tra i 1.800 metri e i 2.800); la scomparsa della neve e il restringimento dei ghiacciai inoltre rendono più vulnerabile la Pernice bianca che, grazie al suo mantello bianco invernale, si mimetizza sulla neve sfuggendo ai predatori».Sul finire degli anni '70 la distribuzione della pernice bianca ricalcava ancora l'areale dei fine Ottocento - inizio Novecento. Negli anni '80 è iniziata una forte contrazione durata fino alla fine degli anni '90, quando la popolazione di pernici bianche italiane è passata da 7/10mila coppie a 5/8mila. La Lista Rossa italiana classifica la pernice bianca come "Vulnerabile", mentre la Direttiva "Uccelli" la inserisce nell'allegato I tra le specie il cui habitat è particolarmente protetto.  A livello europeo, le coppie presenti sono stimate tra mezzo milione e 1,4 milioni di coppie, di cui 50- 200mila in Islanda e 200-500mila in Norvegia. Oltre che in Italia, la specie è in forte riduzione in Svezia, Gran Bretagna, Spagna e Svizzera.

Secondo dati più recenti forniti da BirdLife International, «Se la temperatura globale dovesse crescere di 3 gradi nei prossimi decenni l'attuale habitat in Italia della pernice bianca si sposterebbe verso il Nord Europa causando l'estinzione della specie nel nostro Paese. Allo stesso modo succederebbe nella catena dei Pirenei e in Scozia, così che la pernice bianca ritroverebbe solo ben più a Nord, nelle isole dell'Artico, le condizioni climatiche necessarie per la nidificazione, con grave danno alla specie. A queste minacce si aggiunge la caccia, che la normativa nazionale ancora concede tra il primo di ottobre e il 30 di novembre, nonostante alcune province e regioni l'abbiano tolta dai calendari venatori a causa del suo evidente declino. Anche la costruzione di impianti sciistici e infrastrutture turistiche degradano, frammentandolo, l'habitat e portano gravi disturbi, e inoltre l'abitudine di abbandonare rifiuti, fattore all'origine dell'aumento dei predatori come il Corvo imperiale e il Gracchio alpino, insidiano la sopravvivenza della Pernice bianca».

Per scongiurare l'estinzione delle specie di avifauna la Lipu ha messo a punto il Valore di riferimento favorevole (Frv)  che definisce la quantità di popolazione necessaria perché una determinata specie possa sopravvivere con successo nel lungo periodo in una determinata area. «In base a questo valore, occorrerà incrementare la popolazione di Pernice bianca arrivando almeno ad avere, a livello di comprensorio alpino, 10 esemplari maschi in un'area pari a 1.000 ettari».

Per sostenere la campagna "Salviamogli le penne, salviamoci le penne" fino al 6 dicembre si può donare un euro inviando un sms al numero 48588 dai telefonini Tim, Vodafone, Wind e 3 oppure donare 2 euro con una chiamata allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia.

Il 5 e 6 dicembre, in coincidenza con l'avvio del vertice di Copenhagen, la Lipu allestirà banchetti in molte piazze italiane per raccoglierà fondi per la campagna con la vendita di lenticchie. La direttrice della Lipu Elena D'Andrea spiega che «Con questa campagna vogliamo salvare l'ambiente, gli animali ma anche noi stessi. Abbiamo scelto queste specie non solo perché sono quelle che rischiano di più, ma perché simbolo di ambienti minacciati e preziosi anche per l'uomo: il mare, la montagna, le zone umide, quelle agricole. A pochi giorni dal vertice di Copenaghen, da cui dipenderà il futuro mondiale dell'ambiente e della biodiversità, la nostra campagna ci dice che il destino dell'uomo è fortemente legato a quello degli uccelli e che il nostro impegno per difenderli equivale alla necessità di garantire la sopravvivenza nostra e delle generazioni future».

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