[09/12/2009] News toscana
FIRENZE. Dopo due anni di pausa Ebn Italia, l'associazione che si occupa di birdwatching, ha rilanciato il feni-day, il censimento dei fenicotteri nelle principali zone umide del Paese. Al censimento è abbinata la lettura degli anelli colorati eventualmente presenti, allo scopo di ricostruire gli spostamenti dei singoli individui a partire dai luoghi di nascita.
In base alle ricostruzioni fatte dall'Ispra con i risultati ottenuti nelle edizioni passate dell'iniziativa, è stato possibile individuare la provenienza dei fenicotteri che troviamo in Toscana: alcuni esemplari sono stati inanellati sul Delta del Po, altri nascono in Sardegna, alcuni arrivano dalla Francia. L'edizione 2009 del Feni-day, che si è tenuta ieri, ha visto protagonista la Diaccia Botrona, la Riserva naturale in provincia di Grosseto in cui è stata rilevata la presenza di ben 1350 esemplari di fenicottero. «Si tratta di un record a livello regionale - ha informato il naturalista Pietro Giovacchini che ha coordinato il censimento per la provincia - e forse una delle concentrazioni più alte in Italia».
Giovacchini ha poi fornito particolari sulla giornata: « in tutto hanno partecipato alle operazioni di monitoraggio, che è una delle tante svolte dalla provincia, 7 ornitologi del gruppo ornitologico maremmano. Nel corso della rilevazione siamo riusciti a capire anche la provenienza di 20 esemplari, grazie ai potenti cannocchiali utilizzati per l'osservazione, che ci hanno permesso di leggere gli anelli in Pvc applicati sulle zampe dei fenicotteri. Molti esemplari che svernano nella Diaccia Botrona, arrivano dalla Spagna e dalla Francia». Particolare soddisfazione per l'iniziativa organizzata dal gruppo ornitologico maremmano, è stata espressa dall'assessore provinciale all'ambiente Patrizia Siveri che poi ha sottolineato come «il risultato testimonia ancora una volta la rilevanza della Diaccia Botrona per lo svernamento di molte specie migratorie e quindi per lo studio dell'avifauna».