[09/12/2009] News
LIVORNO. L'università brasiliana di Feira de Santana (Uefs), a Bahia, ha prodotto un bio-insetticida utilizzando la sisal (Agave sisalana) la cui fibra viene utilizzata anche per produrre tessuti, sacchi, mobili. Fino ad oggi però solo il 5% della pianta poteva essere utilizzato, il restante 95% veniva buttato in discarica.
Ora quel che rimane può essere usato per produrre un insetticida che «Ha un'efficacia tra il 64 e il 70% in 72 ore di prove in laboratorio - spiega il responsabile della ricerca, Juan Tomás Ayala Osuna (nella foto) - I ricercatori hanno osservato che le sostanze che compongono e proteggono la sisal (saponine, cumarine, tannini e alcaloidi) causano effetti tossici, irritazioni e e interferiscono nello sviluppo degli insetti. A partire da questa constatazione, durante tre anni, abbiamo cercato di produrre un bio-insetticida analizzando queste sostanze, per combattere gli insetti nocivi. Le larve distruggono le colture di mais e riducono fino al 52% I rendimenti dei raccolti, provocando danni agli agricoltori. Alimentandosi di foglie la fotosintesi viene compromessa, riducendo il livello di ossigeno necessario per lo sviluppo delle piante per poter raggiungere una maggiore produttività e frutti di qualità migliore».
Il 95% di scarto della sisal è servito ad estrarre un liquido che dopo diversi esperimenti ha fornito la formula ideale per l'insetticida naturale. I risultati hanno impressionato i ricercatori brasiliani; : non solo è molto efficace nella lotta contro i parassiti, ma anche come insetticida contro zanzare, acari e funghi.
Il sito dell' Uefs spiega che «In primo luogo, le fibre vengono rimosse. Il residuo viene scartato prima di essere affidato al laboratorio per l'estrazione, viene spremuto con una pressa per rilasciare i liquidi. Questo n viene filtrato due volte e poi viene essiccato in un forno a 60 gradi. Dopo la disidratazione, il concentrato liquido viene mescolato con un livello di etanolo calcolato dai ricercatori. Il bio-insetticida é pronto, l'agricoltore si limita solo a miscelarlo con l'acqua ed a spruzzarlo».
I ricercatori hanno scoperto anche che la parte secca che rimane della polpa di agave può essere utilizzato come fertilizzante a cibo per animali mischiato ai cereali.
La sisal è un'agave originaria del Messico, ma oggi il Brasile ha il 77% della produzione mondiale e lo Stato di Bahia è il maggiore produttore di sisal nel Paese, con I l'87% della produzione nazionale. La trasformazione in fibra rende al Brasile circa 82 milioni di dollari l'anno in esportazioni, con oltre mezzo milione di posti di lavoro nell'intera filiera produttiva.
Trasformare i suoi enormi scarti da problema in ulteriore risorsa sarebbe una vera e propria benedizione per le povere zone semi-aride del brasile dove si coltiva questa pianta.