
[10/12/2009] News toscana
LIVORNO. Livorno e Copenaghen unite per un giorno. Ma la speranza dei promotori del convegno dedicato alla "Crisi climatica e alle nuove opportunità di sviluppo sostenibile" che si è tenuto questa mattina sugli Scali Finocchietti, mentre nella città danese in queste ore è in corso il vertice mondiale sul clima, è costruire tra due città un legame che duri molti anni, e non un solo giorno. Come riuscirci? Con un tavolo partecipativo sull'energia che oggi guarda al summit mondiale in corso, e che domani cercherà di mettere in pratica nel nostro territorio le decisioni dei capi di stato riuniti in Danimarca. L'idea avanzata dal "Forum per il controllo delle scelte energetiche" è stata appoggiata dallo storico padre dell'ambientalismo toscano Enrico Falqui (anche collaboratore di greenreport.it).
«Quando venti anni fa dissi che il settore siderurgico di Piombino era destinato a trovare la sua fine, in pochi mi presero sul serio - ha detto Falqui. Oggi, posso dire la stessa cosa per l'Eni, e non solo la parte della raffinazione, ma anche per quella del deposito. Il picco di Hubbert è già stato raggiunto e il petrolio molto presto non sarà più redditizio». Attenzione alle decisioni di Copenhagen quindi e scelte sostenibili sul territorio. «La sfida del protocollo di Kyoto - ha spiegato Falqui - è direttamente collegata a Livorno che deve sfruttare questa occasione per un cambiamento del sistema produttivo».
Mutamenti che si basano su strumenti di pianificazione, primo fra tutti il piano energetico regionale e a cascata e quello provinciale. E anche se le "scappatoie" dai paletti imposti della Provincia e della Regione sembrano non mancare - i casi di impianti a biomasse non a filiera corta come da Piano e la discussione in atto sul rigassificatore di Rosignano ne sono esempio -, l'assessore all'energia della provincia Cristiano Toncelli ha ribadito la necessità di abbattere le emissioni di anidride carbonica.
«Dobbiamo arrivare 20% dell'energia prodotto con fonti rinnovabili - ha detto Toncelli. Si tratta di valutare la migliore strategia». Per dare un contributo al lavoro della provincia, il Forum ha proposto il tavolo partecipativo, un'iniziativa che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe coinvolgere tutti i soggetti presenti sul territorio interessati alla questione energetica, discutere sul metodo con cui costruire il percorso partecipativo, dare delle scadenze e dei compiti in vista dell'incontro successivo e a questo scopo costruire un "gruppo di contatto" e modalità di collegamento a distanza.
«Il tavolo - ha spiegato Claudia Casini - dovrebbe inoltre tracciare un quadro di iniziative per rendere la città di Livorno un partner a livello europeo e mondiale di tutti i principali soggetti e attori istituzionali pubblici e privati impegnati nella necessaria radicale revisione degli attuali modelli di vita». Uno sforzo nella direzione della partecipazione recepito dall'assessore comunale Carla Roncaglia che ha garantito «l'impegno a considerare il tavolo come un interlocutore in sede di revisione del piano strutturale».
Secondo la proposta avanzata e approvata questa mattina, al tavolo sulle questioni clima, energia, sostenibilità, dovrebbero partecipare tutti i principali soggetti e attori istituzionali pubblici e privati che operano nel settore insieme alle realtà associative e tutti coloro che in piccola o grande misura stanno facendo qualcosa di tangibile per cambiare l'attuale stile di vita: creazione di nuove imprese nel campo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, riqualificazione o riconversione energetica di attività economiche o industriali esistenti, installazione di pannelli solari nella propria abitazione, redazione di articoli informativi sul global warming e filiere alimentari alternative, varie forme di ricerca scientifica su questi temi innovativi, iniziative delle pubbliche amministrazioni per risparmiare denaro riducendo gli sprechi di energia e promuovendo l'innovazione. Una discussione aperta con lo sguardo rivolto a Copenaghen e i piedi poggiati sul territorio livornese.