[14/12/2009] News
ROMA. La Corte federale Usa ha condannato la Bayer Crop Science a pagare 2 milioni di dollari di risarcimento a due risicoltori del Missouri, che nel 2006 avevano subito la contaminazione dei propri raccolti da parte di una varietà sperimentale di riso transgenico. La Bayer ha ammesso di non essere stata in grado di controllare la diffusione del riso Ogm, nonostante giuri di aver applicato tutte le "buone prassi" per fermare la contaminazione. Il verdetto della Corte federale dice che la Bayer è responsabile per i danni che possono originarsi su larga scala a seguito della contaminazione degli Ogm e per la multinazionale le cose potrebbero mettersi ancora peggio: infatti, il risarcimento riguarda solo i primi due di oltre 1.000 agricoltori che hanno citato la Bayer in giudizio e Greenpeace spiega che «secondo la giurisprudenza statunitense, essa sarà utilizzata come precedente vincolante per tutte le cause relative agli agricoltori che hanno subito contaminazioni da Ogm».
Per Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace, «E' solo l'inizio, la sentenza sarà un precedente vincolante per altre migliaia di cause di contadini contro la Bayer. Questo verdetto conferma che la responsabilità dei danni causati dalla contaminazione genetica è dell'azienda che rilascia in ambiente gli Ogm. Tutto ciò dimostra per l'ennesima volta che le sperimentazioni in ambiente e la coltivazione di Ogm vanno impedite prima che le nostre colture vengano contaminate in modo irreversibile. Dopo sarà troppo tardi».
Nel rapporto "Risky Business" di Greenpeace si evidenzia che «a livello mondiale i costi causati dalla contaminazione della Bayer si stimano tra 741 milioni e 1.285 miliardi di dollari.
Se per gli Ogm negli Usa la vita comincia a diventare dura, non altrettanto sembra accadere in Polonia: la campagna "Stop the Crop" ha lanciato una nuova azione telematica perché il Parlamento di Varsavia non autorizzi la coltivazione degli Ogm nel Paese. L'appello viene dalla "Coalizione internazionale per la tutela della campagna polacca" che spiega: «il Parlamento polacco ha scelto il 15 dicembre 2009 per discutere e votare su una nuova "Legge sugli Ogm" che, se approvata, sancirà l'inizio della coltivazione degli Organismi geneticamente modificati sul suolo polacco, sulla base degli standard dell'Unione europea che autorizzano la coesistenza tra colture geneticamente modificate e colture convenzionali su scala commerciale. Nonostante oltre due anni di ininterrotta attività di lobbying, di manifestazioni e petizioni, il governo di Tusk ha deciso di non proibire la coltivazione del controverso mais MON810, coltura su cui vige un divieto di coltivazione in sette stati europei, tra cui Germania e Francia. Il governo attuale ha, inoltre, rifiutato di mantenere il divieto emanato da quello precedente sull'importazione e il commercio delle sementi e dei vegetali gm. Il governo cercherà, invece, proprio a dieci giorni dalla festività del Natale, di far approvare a riparo da clamori una nuova legge che getterà le basi per la prima semina legale delle colture Ogm sul suolo polacco offrendo così un classico esempio di manipolazione politica e connivenza con le multinazionali produttrici».
I polacchi si rivolgono a tutti gli altri europei: «Amici, questo è un momento cruciale per agire: dobbiamo impedire che questa proposta di legge sia approvata. Anche ora, quasi allo scadere del tempo, possiamo mostrare al Governo polacco che un serio movimento internazionale di resistenza si oppone all'inquinamento genetico della bella campagna polacca, forte dei suoi 1,5 milioni di piccole aziende agricole familiari e dei suoi genuini prodotti alimentari. Unitevi ai cittadini polacchi per respingere questo tentativo codardo e segreto di disattendere la volontà del 70% della popolazione e della maggioranza degli agricoltori polacchi. Scrivete oggi al Presidente del Parlamento polacco (domani il voto) affinché la nuova "legge sugli Ogm" sia respinta e sia proibita nel paese la coltivazione del mais MON810 e di qualsiasi altra coltura geneticamente modificata l'Unione europea decida di approvare. Vi preghiamo di agire immediatamente. E' cruciale che la vostra voce si unisca a quella dei cittadini polacchi per fermare il genocidio della biodiversità della campagna polacca e dei suoi abitanti».
"Coalizione internazionale per la tutela della campagna polacca" chiede di inviare via internet una lettera al presidente del Parlamento polacco Presidente Komorowski, ecco il testo:
«mi rivolgo a Lei oggi in quanto cittadino europeo responsabile. Come sa, il prossimo 15 dicembre 2009, il Parlamento polacco discuterà e si esprimerà su una nuova "Legge sugli Ogm" che, se approvata, sancirà l'inizio della coltivazione degli Organismi geneticamente modificati sul suolo polacco, sulla base degli standard dell'Unione europea che autorizzano la coesistenza tra colture geneticamente modificate e colture convenzionali su scala commerciale. Sette stati europei hanno già proibito la coltivazione del mais MON810, unica coltura geneticamente modificata di cui sia stata autorizzata la coltivazione a scopo commerciale all'interno dell'Unione europea. La Germania, paese confinante con la Polonia, ha proibito la coltivazione del MON810 nel 2009 per i rischi di carattere ambientale che questo comporta. La preghiamo di tenere conto dell'impatto irreversibile che le colture geneticamente modificate produrrebbero sulla straordinaria biodiversità naturale della Polonia qualora le sementi transgeniche fossero introdotte nell'ambiente. L'80% di tutti i cittadini europei e il 70% dei cittadini polacchi è contrario agli Ogm. La preghiamo di non ignorare la loro volontà. La esortiamo ad adottare il principio di precauzione in merito a questo problema. La preghiamo di agire saggiamente e di non sottomettere il Suo paese a un esperimento genetico che può avere ripercussioni devastanti per le generazioni future, per la biodiversità e per l'Agricoltura Libera da Ogm».