[14/12/2009] News

FATTURE "TIA" 2010: AAMPS E COMUNE DI LIVORNO D’ACCORDO PER TROVARE EVENTUALI SOLUZIONI

A seguito del dibattito aperto in questi giorni sulla stampa e relativo alla sentenza della Corte costituzionale del 16 luglio 2009, che ha sancito la non applicazione dell'Iva sulla Tia (Tariffa d'Igiene Ambientale), AAMPS comunica quanto segue.
Fino ad oggi AAMPS e gli altri gestori italiani dei servizi di igiene urbana (sono circa 1200 Comuni italiani passati dal regime Tarsu a quello Tia) hanno sempre operato come esattori, versando alle casse dell'Erario l'imposta del 10% senza ricavarne alcun utile aziendale.
A seguito della specifica sentenza, e su indicazione di Federambiente, la quasi totalità delle aziende rimane in attesa di indicazioni operative dal legislatore per dare corso al principio sancito dell'inapplicabilità dell'Iva. Ciò anche in considerazione del fatto che, in questa fase, fatturare senza attribuire l'imposta risulterebbe un atto illegittimo, facendo risultare come evasori tutte quelle aziende che decidessero di non applicare l'Iva senza avvalersi delle specifiche indicazioni del Governo. Una posizione di attesa che, tra l'altro, è stata condivisa anche da alcune tra le più importanti associazioni di consumatori.
Nel frattempo, AAMPS conferma di non avere mai dichiarato l'intenzione di applicare obbligatoriamente l'Iva sulle fatture del 2010 (le associazioni di categoria locali sono state messe al corrente di questa posizione già mesi addietro durante una serie di incontri ufficiali). L'Azienda sta invece effettuando delle valutazioni congiunte con l'amministrazione comunale (socio di riferimento) per trovare eventuali soluzioni comuni senza, però, prescindere dalle normative vigenti e dai vincoli dell'Agenzia delle Entrate.

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