[17/12/2009] News toscana
FIRENZE. L'Agenzia Regione Recupero Risorse SpA diventa tutta pubblica. La proposta di legge n° 387 ha avuto il via libera in commissione regionale Territorio e ambiente presieduta da Erasmo D'Angelis (Pd). La necessità della trasformazione è scaturita dall'adeguamento al nuovo quadro legislativo di riferimento, cioè al D.L. n.223/2006 Decreto Bersani-Visco in base al quale le società miste vengono penalizzate per lo svolgimento esternalizzato delle funzioni amministrative di competenza essendo obbligate ad operare esclusivamente con gli enti costituenti o partecipanti o affidanti.
La struttura societaria di Arrr mista pubblico-privata in base al precedente statuto poteva annoverare come soci la Regione Toscana, gli Enti locali, le Camere di Commercio e le loro strutture tecniche operanti nel settore, gli enti e le aziende pubbliche che effettuano servizi di gestione dei rifiuti in Toscana, le categorie economiche regionali maggiormente rappresentative, le imprese private del settore indicate dalle associazioni regionali di categoria che presentino adeguate garanzie economiche, tecniche e professionali nonché istituti di credito con vocazione coerente con lo scopo sociale.
Alla Regione e agli Enti locali era assicurata la prevalente partecipazione azionaria che non poteva essere inferiore al 51% dell'intero capitale sociale. Questo assetto societario non è «risultato essere più adatto alla missione» affermano dalla Regione. Quindi il provvedimento mira ad una riforma dell'Agenzia e alla sua trasformazione in società a capitale sociale pubblico partecipata dalla Regione in via maggioritaria, dalle province e dagli ambiti territoriali ottimali, e affida alla società funzioni di assistenza e supporto alle attività degli enti partecipanti in materia di gestione rifiuti e bonifica siti inquinati.
Dalla Regione informano che la dismissione delle partecipazioni azionarie diverse da quelle della Regione, viene avviata tramite la riduzione del capitale sociale esistente di Arrr per evitare una «liquidazione che avrebbe evidenti ripercussioni sulla continuità dei servizi erogati e sul piano occupazionale. Pur in uno scenario di riorganizzazione complessiva delle strutture regionali, sull'Agenzia è prevalsa la volontà di mantenere la partecipazione societaria come riconoscimento del ruolo strategico e della professionalità sviluppati in questi anni, rilanciandola come soggetto in house nel campo dei rifiuti e delle altre politiche ambientali».