[18/12/2009] News
LIVORNO. Il Consiglio dei Ministri ha dato ieri il primo via libera lo schema di decreto legislativo (che sarà inviato alla Conferenza Unificata e poi alle Commissioni Parlamentari per l'esame e l'approvazione) relativo alle disposizioni per Governo per agevolare e incentivare l'efficienza energetica. Lo schema di decreto, proposto del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola (Nella foto), integra e completa il decreto legislativo n. 115/08, con il quale veniva data attuazione alla direttiva 2006/32/CE sull'efficienza degli usi finali di energia, con l'obiettivo di migliorare l'applicabilità di alcune misure.
Tra i principali contenuti del provvedimento, in particolare ci sono quelli relativi ai sistemi efficienti di utenza definiti con l'acronimo Seu. Come Seu si intendono impianti caratterizzati da un cliente finale che ha la piena disponibilità di un sito, all'interno del quale ricade anche un impianto di produzione non superiore a 10 MW, alimentato da fonte rinnovabile o da cogenerazione ad alto rendimento, a cui lo stesso cliente finale è direttamente collegato.
Oltre all'innalzamento - che passa da 10 a 20 MW - della soglia massima di potenza degli impianti di produzione ammessa per costituire un Seu, il decreto chiarisce e completa aspetti fondamentali per il futuro sviluppo di tali sistemi, precisando che un Sistema efficiente di utenza ha lo stesso trattamento di un cliente finale per quanto riguarda l'energia elettrica prelevata e che tale trattamento deve essere previsto anche per i sistemi esistenti, oltre che per quelli di nuova realizzazione.
Spetterà all'Autorità per l'energia elettrica e il gas fissare, in un successivo momento, le regole per l'operatività dei Seu in conformità alle nuove precisazioni.
Lo schema di decreto legislativo prevede inoltre il coordinamento delle disposizioni delle procedure autorizzative previste dalla legge Sviluppo per gli impianti di cogenerazione con quelle previste dal Testo unico ambientale (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152). In particolare, si specifica che gli impianti di cogenerazione di potenza termica nominale inferiore a 3 MW - già esenti dell'autorizzazione ambientale - sono assoggettati alla sola disciplina della denuncia di inizio attività.