[22/12/2009] News toscana
LIVORNO. L'ospedale di Montenero non è ancora cosa fatta e fino a quando non lo sarà, il gruppo consiliare di Città diversa ha intenzione di portare avanti il suo progetto, quello che prevede la ristrutturazione della struttura di viale Alfieri con annessi parcheggi e nuovi edifici da realizzare anche in verticale. Una scelta con un minor impatto ambientale - secondo i consiglieri di minoranza - rispetto al piano dell'amministrazione comunale e Asl che hanno già siglato un protocollo d'intesa e che prima delle elezioni regionali (fissate per marzo) concluderanno l'iter autorizzativo con la firma dell'accordo di programma, il documento che detta tempi e modi per l'opera. E nel frattempo Marco Cannito e Luciano Fattorini di Città Diversa vanno per la loro strada: tornare al progetto già approvato per la rivisitazione e il ripensamento dell'attuale ospedale. «Indirizziamo la nostra proposta ai cittadini e agli enti perché vogliamo dimostrare che un'alternativa c'è - ha spiegato Cannito. E poi non si mai. Ci sono ancora due mesi di tempo prima che la localizzazione di Montenero divenga definitiva». Alcuni passi fondamentali sono già stati fatti però? «E' vero - ha risposto Cannito - ma vogliamo esserci e far sentire il peso delle nostre idee».
Vediamo allora quali sono i punti fermi di Città Diversa che questa mattina ha organizzato una conferenza stampa sul tema. La prima lacuna è sul metodo con il quale il Comune è arrivato, tra 5 opzioni di aree, ad approvare Montenero. Una scelta non partecipata e non condivisa da molti cittadini. Secondo punto: i parcheggi. Con l'uso dei posti auto di via Masi (come parcheggio di scambio), e di quelli progettati in via del Corona e nei capannoni Pirelli, verrebbe migliorata lo sostenibilità del traffico cittadino nell'area intorno alla struttura ospedaliera. Nel piccolo dossier fornito da Città Diversa si parla poi di soldi e di tempi: per l'opera di Montenero sono necessari quasi 300 milioni di euro e dagli 8 ai 15 anni; con il vecchio progetto Mariotti verrebbero utilizzati invece 100 milioni di euro, per interventi da programmare in soli di 3-4 anni. Infine, c'è l'aspetto ambientale: in viale Alfieri, sarebbe possibile costruire una sorta di "cittadella sanitaria" in poliblocco che si può sviluppare in verticale e orizzontale.
«I vincoli paesaggistici presente nella zona di Montenero impediscono lo sviluppo in verticale che invece può essere realizzato nell'attuale sede ospedaliera dove vi può essere un'estensione anche in orizzontale - ha spiegato Cannito».
Per una nuova struttura, non è necessaria una rivoluzione urbanistica e finanziaria, sembra essere il motto di Città Diversa che ha accettato di appoggiare il referendum abrogativo della delibera del consiglio comunale sulla localizzazione a Montenero. «Abbiamo deciso di aderire all'iniziativa perché lo riteniamo uno strumento di partecipazione - ha spiegato Cannito. Riteniamo comunque che il quesito non deve essere sulla necessità di un nuovo ospedale che secondo noi deve essere realizzato, ma piuttosto su che cosa deve contenere e quali servizi deve fornire la struttura».