[05/01/2010] News
LIVORNO. Una fuoriuscita di gasolio prodottasi da un oleodotto nella provincia cinese nord-occidentale dello Shaanxi ha gravemente contaminato due affluenti del Fiume Giallo, il secondo fiume più lungo della Cina. La fuoriuscita di idrocarburi si è verificata nel distretto di Huaxian, a circa tre chilometri dalla confluenza dei fiumi Chishui e Weihe, che hanno dovuto subire lo scarico di 150 m3 di gasolio provenienti dalla rottura dell'oleodotto della China national petroleum corporation (Cnpc), il più grande produttore di petrolio della Cina.
Secondo quanto ha dichiarato all'agenzia Xinhua Li Xiaolian, il direttore aggiunto dell'amministrazione provinciale per la protezione dell'ambiente dello Shaanxi, «l'inquinamento nel Fiume Giallo, però, è sotto controllo e la qualità dell'acqua è sempre sotto il limiti previsti dalle norme nazionali». .
Ieri la stazione di sorveglianza del distretto di Tongguan, dove il Weihe si getta nel Fiume Giallo, aveva rilevato 0,79 milligrammi di sostanze petrolifere per ogni litro d'acqua, meno di un milligrammo per litro che è il limite nazionale della Cina. Fra venerdì e domenica scorsi la presenza di inquinanti nel fiume era di 1,78 milligrammi per litro. Intanto sono state installate lungo i due fiumi 9 stazioni di rilevamento per testare continuamente la qualità dell'acqua e la Cnpc ha scavato un canale di un centinaio di metri per bypassare il sito dove si è prodotto lo sversamento.
I due fiumi servono all'approvvigionamento di acqua potabile e per l'irrigazione agricola e il gigante petrolifero cinese, non nuovo ad incidenti del genere, il 2 gennaio aveva dichiarato di aver fermato lo sversamento provvedendo alla chiusura dell'oleodotto danneggiato, ammettendo che la fuoriuscita si era prodotta già il 30 dicembre e che il gasolio si era sparso nel Chishui (Nella foto) e poi nel Wei.
Secondo la Cnpc, che ha avviato un'inchiesta sull'incidente «L'oleodotto è stato danneggiato dai lavori di costruzione condotti da una parte terza». Per contenere e ripulire l'inquinamento di acqua e suoli è stato necessario il lavoro di 700 persone e di 130 mezzi meccanici.